Il professor Cassese relaziona alla IV conferenza nazionale sui dispositivi medici
A pochi giorni dalla conclusione del convegno medico internazionale, dedicato alla procedura di impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI), l’attività esterna del S.Anna Hospital è ripresa a pieno ritmo; segno di un impegno costante da parte del Centro Regionale di Alta Specialità del Cuore anche in ambiti diversi da quelli strettamente legati alle normali attività quotidiane di diagnosi e cura.
Di TAVI è tornato a parlare oggi il professor Mauro Cassese, direttore del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare del S.Anna, partecipando in mattinata alla tavola rotonda sul tema “Analisi di una best practice: il caso della TAVI Transcatheter Aortic Valve Implantation”. La tavola rotonda era prevista nell’ambito della IV Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, organizzata dal Ministero della Salute presso l’Auditorium della Tecnica a Roma. Appuntamento istituzionale ormai consolidato, la Conferenza riunisce ogni anno tutti gli attori della sanità – ministero, rappresentanti regionali, esperti nazionali ed europei di altre istituzioni, del mondo universitario e industriale – chiamati a confrontarsi sui diversi aspetti tecnico-normativi che caratterizzeranno il settore dei dispositivi medici nei prossimi anni. L’intervento del professor Cassese, in particolare, ha avuto luogo nella seconda giornata di lavori, dedicata al tema “La Sicurezza e l'innovazione dei dispositivi medici a difesa del cittadino”. L’argomento ha caratterizzato il dibattito del settore delle apparecchiature e delle tecnologie biomedicali negli ultimi 30 anni, producendo tra gli effetti un sensibile miglioramento della qualità delle prestazioni e della sicurezza dei dispositivi medici ma al contempo un incremento delle aspettative del paziente.
A Catanzaro intanto sono già arrivate due dottoresse, parte di un gruppo di sei medici che presso il S.Anna svolgeranno le proprie attività teorico-pratiche nell’ambito del Master di II livello in Cardiologia per Immagini, organizzato dal Dipartimento del Cuore e dei Grossi Vasi dell’università “La Sapienza” di Roma, diretto dal professor Carlo Gaudio. Il master è destinato a medici che devono intraprendere la specializzazione o che sono già specialisti in cardiologia ed è articolato in sessanta lezioni su tutti i principali temi dell’imaging diagnostico cardiovascolare. La parte pratica è invece tradizionalmente organizzata mediante l’affiancamento di un tutor ad ogni iscritto al corso. Le due dottoresse stanno attualmente svolgendo il loro percorso formativo al S.Anna presso l’Unità di Emodinamica, diretta dal dottor Bindo Missiroli e presso l’Unità di Cardiologia e Servizio di Ecocardiografia, diretta dalla dottoressa Rosa Maria Montesanti. La collaborazione tra il S.Anna e La Sapienza è potuta concretizzarsi grazie al livello particolarmente avanzato e sofisticato raggiunto dalla diagnostica per immagini presso il Centro Regionale di Alta Specialità del Cuore, che vanta oggi tra l’altro la possibilità di raffinate indagini eco transesofagee bi e tridimensionali in sala ibrida o l’ecografia intracoronarica (Icus), che solo pochi Centri in Italia utilizzano e che serve a ottimizzare la strategia e le metodiche di cura delle coronarie.