Violenza donne, Questura e Centro Calabrese Solidarietà firmano Protocollo Zeus
Nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne “Questo non è amore” ieri mattina, venerdì 23 novembre, è stato firmato da Giuseppe Linares, Questore di Catanzaro e da Isa Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, il Protocollo Zeus, per il recupero dei soggetti maltrattanti.
La sottoscrizione, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, è avvenuta nella Sala delle Culture del palazzo della Provincia del capoluogo di regione nel corso del convegno organizzato dalla Questura in prossimità della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Al convegno hanno partecipato il Prefetto, Autorità militari, civili e religiose e studenti del Liceo Scientifico Enrico Fermi e del Liceo Classico Pasquale Galluppi.
Durante l’iniziativa si è svolta una tavola rotonda, intervallata dalla proiezione di alcuni video, moderata dalla giornalista Rai Emilia Brandi, sui vari aspetti del fenomeno della violenza sulle donne, sugli strumenti nomativi ed azioni per la concreta tutela delle vittime e, soprattutto sulle possibili azioni di prevenzione.
Il Questore, esperti di diversi settori ed il sottosegretario Ferro, hanno dibattuto sui vari e molteplici aspetti del fenomeno. Tutti interventi accomunati dal filo conduttore della necessità che per poter meglio contrastare la violenza sulle donne serve una volontà ed impegno multiattoriale di tutte le Istituzioni, del mondo scolastico, universitario, dell’intera Società Civile perché si possa, insieme, percorrere la strada di un radicale cambio culturale con al centro il rispetto delle donne.
In questo contesto, con la firma del Protocollo Zeus, la Polizia di Stato offre alle Istituzioni del territorio di Catanzaro uno strumento che è quello del trattamento dei soggetti maltrattati, un protocollo sui centri di ascolto, estensibili a tutti gli altri centri di ascolto che vorranno aderire all'iniziativa, e che consente di invitare i soggetti che sono autori di violenze negli stadi iniziali del ciclo della violenza presso dei centri di trattamento per fare una rivisitazione delle loro azioni e del loro vissuto.