Piano del bacino idrografico di Corigliano-Rossano, i dubbi del sindaco Stasi

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«Esprimo preoccupazione per la struttura del nuovo Piano di Bacino, pubblicato nelle scorse ore dalla competente Autorità, per il quale sono già scattate le norme di salvaguardia». Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, commenta la pubblicazione, da parte dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, del Progetto di Piano Stralcio di Bacino del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale per l’Assetto, la Mitigazione e la Gestione del rischio da Alluvioni – Calabria/Lao e delle correlate Misure di Salvaguardia ai fini della successiva adozione.

Il Piano di bacino ha ricadute anche sul territorio di Corigliano-Rossano, si tratta di uno strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale vengono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato. A seguito della presentazione del piano è stata avviata anche la procedura di consultazione e di eventuali osservazioni da parte degli interessati, che però rischiano di richiedere tempi non consoni alla portata del piano attuale.

«A prescindere dalle considerazioni tecniche - afferma il sindaco Stasi - credo che un impianto di questo tipo richiedesse un minimo di confronto coi territori. Ciò che mi preoccupa non sono le misure puntuali, ma la struttura generale: in molti casi si ripristinano vincoli anche laddove, a seguito di approfondimenti o interventi, la stessa Autorità li aveva rimossi».

«Non sono certo un "amante del cemento", ma questa impostazione mi lascia perplesso, ed ho letto comunicati simili anche da altri territori, del Reggino o del Catanzarese. Credo sia solo l'inizio - conclude il Primo Cittadino - come Comune stiamo già lavorando ad osservazioni corpose, ma credo sia necessaria una azione istituzionale congiunta, anche con la Regione Calabria, per individuare un percorso che coniughi sicurezza, prevenzione e sviluppo».