Sin Crotone: al Commissario Errigo anche la competenza sulle aree Antica Kroton

Crotone Infrastrutture

Il Commissario Straordinario del Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara di Calabria potrebbe vedersi affidare a breve la competenza anche alle vaste aree archeologiche dell’Antica Kroton.

Il Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura ha proposto infatti, per il tramite di una nota diretta al dicastero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al Prof. Emilio Errigo, di estendere l’operatività del Commissario agli interventi di bonifica, recupero e valorizzazione culturale dell’area archeologica ubicata a nord del comune di Crotone, in località Morelli, le cosiddette Case Galluccio dell’ex area Montedison, compresa anche la zona nota come la Vigna Nuova.

L’obiettivo della proposta è di accelerare e coordinare le attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi comuni all’interno degli oltre 80 ettari dell'Area Archeologica.

L’iniziativa mira a promuovere la progettazione di interventi rapidi e coordinati per il recupero e la fruibilità dell’importante sito attualmente in stato di degrado e con ogni probabilità contaminato da residui industriali prodotti dalle ex aree industriali adiacenti.

Nel corso di una riunione che si è svolta nei giorni scorsi presso il Ministero dell'Ambiente, alla presenza della Soprintendente Archeologica e Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, Stefania Argenti, del Sindaco pitagorico Vincenzo Voce e dei rappresentanti degli Enti territoriali interessati, il Commissario Errigo ha espresso piena disponibilità a mettere in atto tutte le iniziative possibili, con l’indispensabile supporto e collaborazione di Regione Calabria, Provincia e Comune.

Durante l’incontro è stata formalizzata la volontà di trasferire la responsabilità della bonifica, tutela e valorizzazione dell'Area Archeologica, attualmente in capo al Comune di Crotone come soggetto attuatore, al Commissario Straordinario.

Questo passaggio, insieme alla recente istituzione della Struttura di Supporto, dovrebbe così permettere una maggiore possibilità di programmazione tecnica e una successiva migliore capacità operativa, per giungere in tempi tecnici brevi alla bonifica, al recupero ambientale e alla valorizzazione di questa area per fini culturali e per permettere la piena fruibilità turistica in sicurezza.