Capotreno aggredita su un Intercity. L’allarme delle Sigle: “situazione intollerabile”
Un’altra aggressione al personale viaggiante si è consumata stamani in Calabria, e ha visto vittima una capotreno, tra l’altro anche delegata Rsu, che era in servizio sul treno Intercity 1963, nei pressi della stazione di Gioia Tauro, nel reggino.
Un episodio grave denunciato - e ovviamente fortemente condannato – dalla Fit Cisl regionale, che manifestando solidarietà alla lavoratrice coinvolta ha ribadito come l’accaduto non solo abbia messo in pericolo la sicurezza fisica della capotreno ma esposto a rischi anche i suoi colleghi ed i passeggeri a bordo.
La capotreno è stata oggetto della violenza di un uomo a cui aveva rifiutato di salire sul convoglio perché senza biglietto (doveva andare a Reggio Calabria) e che per tutta risposta l'avrebbe strattonata ed anche schiaffeggiata per poi lasciare la stazione e scomparire.
Per la Sigla, si tratta della ennesima dimostrazione di un fenomeno “che sta raggiungendo livelli allarmanti e intollerabili” da qui la necessità di azioni urgenti “per garantire la sicurezza del personale ferroviario”, ed evidenziando come siano ancora inattuate le misure previste nel Protocollo anti-aggressioni siglato ormai quasi tre anni fa, era infatti il marzo del 2022.
Un accordo stipulato dal Ministero dell’Interno, dalla Conferenza Stato-Regioni, dall’Anci, dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni sindacali, che secondo la Fit Cisl avrebbe potuto prevenire situazioni come quella avvenuta oggi, se fosse stato reso operativo.
“La sicurezza sul posto di lavoro è un diritto imprescindibile. L’aggressione subita dalla nostra delegata è un attacco a questo diritto fondamentale. Non possiamo accettare che la violenza diventi una parte quotidiana della vita lavorativa nel settore dei trasporti” ha sbottato la Sigla che ha lanciato poi un appello ai datori di lavoro e alle istituzioni affinché si mettano in atto delle misure concrete e tempestive per tutelare il personale.
“La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta, accompagnata da interventi risolutivi che garantiscano protezione e serenità a chi opera quotidianamente nel trasporto pubblico” conclude la Fit Cisl.