Stipendi netti, in Italia si guadagna meno che in Turchia: situazione peggiore al Sud
Lo stipendio netto di un lavoratore italiano è, in media, di 24 mila e 51 euro. Questo il dato fotografato dall'ultimo rapporto dell'Eurostat (QUI) circa la retribuzione reale dei lavoratori dell'Unione Europa, che vede l'Italia piazzarsi nella parte medio-bassa della classifica, al di sotto dei principali paesi dell'eurozona.
Nella ricerca statistica - pubblicata quest'anno e basata su dati del 2023, gli ultimi disponibili - viene ripresa la retribuzione netta e parametrata al potete d'acquisto reale dei lavoratori. La media europea è di 27 mila e 500 euro, dato che, già di per sè, evidenzia come in Italia si guadagni il 15% in meno.
LE DIFFERENZE IN EUROPA
La classifica è guidata dalla Svizzera (oltre 47 mila euro), seguita dai Paesi Bassi (38 mila) e dalla Norvegia (36 mila), paesi dove notoriamente il salario dei lavoratori è più alto. Chiudono invece la classifica la Slovacchia (14 mila), la Lettonia (15 mila) e la Bulgaria (poco meno di 16 mila).
In Italia si guadagna dunque poco meno che in Spagna (24 mila e 474 euro), e poco più rispetto alla Polonia (23 mila), a Malta (22 mila) ed alla Grecia (20 mila). A stupire, però, è il fatto che si guadagni di meno rispetto a paesi come Cipro (quasi 25 mila) e addirittura la Turchia (oltre 31 mila).
Evidente poi il gap rispetto alla Germania (quasi 35 mila), all'Austria ed al Lussemburgo (35 mila), al Belgio (30 mila) ed alla Francia (28 mila). Non disponibili, purtroppo, i dati del Regno Unito, mentre troviamo quelli di Irlanda (30 mila) ed Islanda (34 mila).
LA SITUAZIONE IN ITALIA
Guardando all'interno del nostro paese, prendendo a riferimento sempre i dati del 2023 (QUI), emerge un'Italia perennemente divisa tra nord e sud.
Gli stipendi più alti si concentrano infatti in Lombardia (con una media di quasi 33 mila euro e mezzo), seguita dal Lazio (32 mila) e dalla Liguria (32 mila). Dalla parte opposta della classifica, invece, troviamo la Basilicata (26.055), la Calabria (26.631) e la Puglia (27.261).