A Rende la guerra degli alberi non è ancora finita
Non sono bastate le proteste dello scorso anno in gennaio che hanno coinvolto centinaia di persone e associazioni ambientaliste contro il taglio di pinus pinea di oltre mezzo secolo, dal grande valore paesaggistico e naturalistico.
I commissari prefettizi proseguono dritti per la loro strada, non ascoltano i cittadini, non ricevono le associazioni, non applicano le linee guida ministeriali sul verde pubblico. E' quanto scrive in una nota Nadia Campilongo componente della rete I Giardini di Eva.
"Ma - continua la nota - I giardini di Eva e la fitta rete di associazioni dicono No a questo scempio e saranno in Via Leonardo da Vinci con i loro fili di lana a proteggere il viale alberato che caratterizza il paesaggio urbano della città di Rende e che regalano ossigeno e ombra ai cittadini, mitigando il clima in estate e abbellendo il territorio sempre più cementificato.
Tra le tante irregolarità che hanno accompagnato il taglio degli alberi di Rende, con l’utilizzo paradossale dei fondi del Pnrr che dovrebbero essere utilizzati per riqualificare il territorio, anche la mancanza di un’ordinanza ad hoc per il taglio delle alberature.
Oggi alle 7.30 un flash mob per dire No al taglio di alberi e all’illegalità".