Unical: filo di Sophia incontra l’arte di Giovanni Longo

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Il filo di Sophia, gruppo studentesco dell’Unical e fucina di pensieri e dialogo, giunto al suo terzo anno di intensa attività, incontra l’arte di Giovanni Longo, del quale promuove la personale dal titolo Io abito tu abiti egli HABITAT, che si terrà nei giorni 20-24 giugno presso l’Università della Calabria. L’esposizione s’incentrerà sulle ultime ricerche dell’artista, recentemente presentate al Padiglione Italia/Accademia alla biennale di Venezia, che interpretano plasticamente il problema dell’habitat. In mostra oltre 15 opere tra grafiche e installazioni, in gran parte inedite; inoltre, in anteprima, l’installazione multimediale Zanzzzzzare. Il progetto espositivo verrà arricchito da cinque installazioni site-specific, adibite in diversi luoghi dell’Università al fine di creare dei microhabitat, in cui un ruolo fondamentale avranno i fruitori, chiamati a interagire attivamente con le opere. Al vernissage, curato da Claudia Capogreco, seguirà, martedì 21 alle ore 15, presso la Sala A dell’Aula magna, il momento schiettamente teorico, durante il quale Armando Canzonieri, Maria Merante e Giuseppe Bornino rifletteranno sul tema del rapporto tra l’uomo e l’habitat, a partire dalle indagini etologiche, antropologiche e filosofiche di: Konrad Lorenz, Arnold Gehlen e Giorgio Agamben.

Seminari

“L’inquietudine dentro di me e il cielo stellato sopra di me” di Armando Canzonieri.

“L’uomo come animale senza habitat. Riflessioni sull’antropologia di Arnold Gehlen”

di Maria Merante.

“Macchina automatica - no anima: il mysterium disiunctionis tra vita umana e animale nella lettura di Giorgio Agamben” di Giuseppe Bornino.

Giovanni Longo Biografia | La ricerca artistica di Giovanni Longo (Locri RC, 1985) in questi anni si è indirizzata sull’analisi del percorso della vita e sulla sua fragilità. I lavori più rappresentativi sono gli “Scheletri fragili”, realizzati assemblando il legno di recupero, che con la loro precarietà rappresentano la linea di confine tra la vita e la morte. Tuttavia nelle sue opere non si limita al legno di recupero, utilizza la terracotta, il cartone, il cemento e oggetti industriali; sperimenta disegno, fotografia e video; cercando sempre di semplificare ciò che oggi si complica senza ragione. Nel 2008 con la tesi "Raccolte differenziate: l'assemblaggio monomaterico contemporaneo" consegue il Diploma Accademico di I livello in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria dove nel 2011 consegue anche il Diploma Accademico di II livello con la tesi "Dimensione fragile: scultura ibrida e antimonumentale".

Premi e riconoscimenti:-

Selezionato Padiglione Italia/Accademia alla 54. Biennale di Venezia- Vincitore voto on-line Premio Celeste 2010 (cat. Installazione & scultura)

Finalista Premio Combat 2010, Livorno

Finalista Premio Arte Laguna 2009, Venezia

Finalista (120) Premio Arte Mondadori 2009, Milano

Selezionato artista del mese dall’ass. Giovani Artisti Italiani (Giugno 2007)