Sindacati. Il calabrese Domenico Mamone riconfermato alla guida di Unsic

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Domenico Mamone

Domenico Mamone, 52 anni, originario di Laureana di Borrello, nel reggino, è stato riconfermato all’unanimità alla presidenza dell’Unsic nazionale, l’organizzazione datoriale che siede nel Cnel, il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Un traguardo che premia il percorso di crescita dell’ente sotto la sua guida e rafforza il legame con la Calabria, terra a cui Mamone è sempre rimasto profondamente legato.

A decretare la rielezione è stato il terzo Congresso nazionale Unsic, tenutosi a Roma dal 5 all’8 marzo scorsi, con il tema centrale “Sfide e opportunità dell’impresa moderna: giustizia sociale, sostenibilità economica, compatibilità ambientale”.

L’evento, diretto da Benedetto Di Iacovo, in qualità di presidente dell’assise congressuale, ha visto la partecipazione di oltre mille delegati giunti da tutta Italia e dall’estero, con una significativa rappresentanza delle cinque province calabresi.

Mamone è alla guida dell’organizzazione sin dalla sua fondazione, nel 2000, e sotto la sua presidenza Unsic è cresciuta esponenzialmente, raggiungendo 4 mila sedi in tutta Italia e oltre duemila e cinquecento dipendenti; la struttura è poi presente in 14 Paesi esteri attraverso il patronato Enasc.

Durante il congresso, Mamone è stato acclamato con una lunga standing ovation dai delegati, che hanno approvato il documento politico finale, delineando la strategia dell’organizzazione per i prossimi cinque anni.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sui principali temi di attualità economica e politica: la crisi energetica, la ripresa dell’inflazione, le sfide della transizione ecologica e digitale, l’innovazione tecnologica e il ruolo dei sindacati nell’era della globalizzazione.

Nel corso della manifestazione, Mamone ha inoltre presentato la sua autobiografia “I valori del mio tragitto”, in un’intervista condotta dal giornalista e storyteller Piero Muscari. Nel libro, il presidente Unsic ripercorre la sua storia personale e professionale, evidenziando il legame costante con la sua terra d’origine, la Calabria, da cui non si è mai distaccato.

Il congresso ha visto la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali e politici, tra cui i ministri Matteo Salvini, Giuseppe Valditara e Alessandra Locatelli (quest’ultima attraverso un messaggio), i sottosegretari Luigi D’Eramo e Claudio Durigon, i senatori Dario Damiani (FI) e Antonino Germanà (Lega) e l’onorevole Camilla Laureti (Pd). Presenti anche rappresentanti di enti istituzionali come Inps, Infocamere, Cim e di numerose organizzazioni sindacali.

Di particolare rilievo i due panel tematici tenutisi venerdì 7 marzo. Il primo, dedicato al “Ruolo sociale dei Caf e Patronati”, ha visto la partecipazione di figure di spicco come l’europarlamentare Denis Nesci, il parlamentare Mario Alejandro Borghese e l’ex segretario generale del ministero delle Finanze Giorgio Benvenuto, oggi presidente della Fondazione Bruno Buozzi, Luigi Rosa Teio, direttore nazionale del patronato Enasc. Il secondo panel, promosso da Fondolavoro, ha affrontato il tema della formazione continua e del mercato del lavoro nella transizione ecologica e digitale, con contributi del vicepresidente di Multiversity, David Vannozzi, degli accademici Maurizio Ballistreri e Domenico Marino, anche quest’ultimo calabrese, e del direttore di Fondolavoro, Carlo Parrinello.

“Il congresso ha riaffermato la mission di Unsic: essere un sindacato moderno, capace di affrontare con pragmatismo le sfide globali e di proporre soluzioni concrete per uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo”, ha dichiarato il presidente Mamone al termine dei lavori.