Roma. Festival Cinematografico Borghi sul Set, due titoli girati in Calabria
Ritorna Borghi sul Set, martedì 1 e mercoledì 2 aprile al Cinema Caravaggio di Roma per la terza edizione del festival cinematografico organizzato con l’associazione Cinecircolo Romano. Ideato dalla presidente Daniela Cipollaro, con la direzione artistica di Catello Masullo. Borghi sul Set è il primo festival di cinema in Italia interamente dedicato a film girati nei borghi storici del nostro Paese, che con il loro fascino e gli antichi paesaggi sono una quinta ideale per un set cinematografico.
“Il festival, pensato per dare visibilità al piccolo paese di adozione - spiega la presidente Daniela Cipollaro - si è trasformato in un evento esportabile a vantaggio di tutti i borghi e piccoli centri abitati storici delle aree interne italiane. Essi hanno bisogno di attenzione e tanto, tantissimo possono restituire. Nella loro estrema diversità sono occasione di scenografie inedite, stimolo di ulteriori narrazioni, scoperta di nuove sensibilità. Ai borghi, invece, il cinema può portare opportunità, orgoglio di appartenenza e attenzione da parte di stampa e politica. Il festival accompagna un ampio fenomeno di riscoperta di questo mondo di mezzo, che vede riconosciute fin nel Dizionario Treccani nuove discipline quali la paesologia e ora, proprio nel 2025, l’ingresso del neologismo paesofia”.
La selezione dei film presentati è curata dai direttori artistici Rossella Pozza e Catello Masullo, il quale è anche presidente del Cinecircolo Romano. “Per la terza edizione del festival – dichiara Masullo - abbiamo voluto ancora una volta condividere con gli spettatori le emozioni che ci hanno provocato i film di programma, cinque cortometraggi e cinque lungometraggi, di recente apparsi al cinema.
I lavori realizzati in Calabria
In Calabria sono girati Il mio posto è qui di Cristiano Bortone e Daniela Porto (2024 - 110’) girato nei borghi di Gerace, Canolo Vecchia, Agnana Calabra, Siderno, Locri, in provincia di Reggio Calabria e a Gioia del Colle in provincia di Bari. Con Marco Leonardi, Ludovica Martino, Saverio Melara.
Con una regia precisa e palpitante ci porta in una storia che è un inno alla emancipazione femminile e alla libertà di essere sé stessi, con un irresistibile lirismo delle emozioni. Una illustrazione efficace della determinazione indomita della protagonista verso il suo obiettivo di riscatto della sua miserevole condizione di emarginazione e di ineluttabile destino alla sottomissione.
Un’altra idea di stare di Fabio Fasulo (2024 - 49’) è invece girato nel borgo di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Nato da un’idea dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, il film è un grande inno alla cosiddetta “restanza”: l’atteggiamento di chi, nonostante le difficoltà e sulla spinta del desiderio, resta oppure torna nella propria terra d’origine, con intenti propositivi e iniziative di rinnovamento. Attraverso testimonianze significative ed esemplari il film declina diversi modi di (re)stare e ci fa capire che non solo è possibile, ma può diventare desiderabile e straordinariamente efficace per conseguire un’alta qualità della vita.
Gli altri film selezionati sono il lungometraggi La lunga corsa di Andrea Magnani; Il più bel secolo della mia vita di Alessandro BardanI; Vermiglio di Maura Delpero; Allà di Montserrat Larqué. I cortometraggi includono: Ch la recchia di Diego Monfredini; Àmati di Marco Migliozzi; Shadowland di Claudio Alfredo Alfonsi; Sinfonia notturna dei Fratelli Latilla.
A conclusione del festival, la sera del 2 aprile, è prevista la cerimonia di premiazione per il miglior lungometraggio e il miglior cortometraggio e un premio destinato ai territori e cioè al Borgo più cinematografico 2025.