Teatro. All’Apollo in scena “Brancolando nel buio”
Un giovane e promettente Cantautore italiano qualche anno fa cantava: <
Il Macbett di Ionesco è per noi punto di partenza, di lavoro e di studio, per una performance teatrale sulla tematica del “potere”. Quel potere identificabile inevitabilmente come “male” che oscuramente attira a se anche i più giusti umani principi, facendo scivolare lentamente anche i più insospettabili e sani ideali nel buio della tirannia. I personaggi, in "Macbett", sono intercambiabili. L'atto politico generato dall'ambizione sbocca nella violenza e viceversa, ma il dialogo è stravolto dall'assurdo: i personaggi sono completamente indifferenti agli eventi, che siano di cieca violenza o di ordinaria quotidianità. Ne succedono di tutti i colori, ma è come se niente fosse, la storia e la vita sembrano destinate a un'eterna coazione a ripetere.
I Ragazzi:
Questa performance è un delirio. Volutamente non ha un senso compiuto, ma ha una comicità drammatica nell’esporre il dominio del Re-Governatore come se fosse una cosa appagante per tutti, mentre i fedelissimi accettano la pura e cruda verità della sottomissione; ma fino a che punto? (Giuseppe Mittica - Macbett)
Con questa performance vogliamo mettere in evidenza il delirio dell’uomo disposto a tutto, pur di arrivare al potere. Vogliamo esprimere la brutalità della guerra e la capacità dell’uomo di sfiorare l’assurdo in situazioni come queste. (Ludovica Curcio - Le Streghe)
Questa performance mette in evidenza il vero lato della società e della politica, fatto di arroganza e superbia dove tutti indistintamente vogliono il potere. Una società basata su falsità e finti perbenismi, ma che è soltanto violenta e malvagia. (Kevin Adamo - Duncan)
Questa performance mette il punto sull’idea della guerra con le sue privilegiate regole di sangue, devastazione e false promesse che andranno sempre a discapito di chi lotta per il suo futuro e quello dei propri figli, mentre chi sta al potere pensa a se stesso e ai propri interessi. Con il teatro dell’assurdo si può riuscire a rappresentare una realtà ancor più assurda di quanto lo si creda. (Daniele Sgrizzi - Banco).