Bonsai e Suiseki. La Perla dello Jonio vola (virtualmente) all’Expo di Osaka

Catanzaro Tempo Libero
Nicola Gallelli, Shikakura Mariko e Antonio Izzo

La Bonsai e SuisekiPerla dello Joniodi Catanzaro ha ottenuto un riconoscimento tanto raro quanto significativo: il Governo giapponese ha conferito all’Associazione una pergamena ufficiale per il ruolo svolto nella diffusione della cultura nipponica in Italia.

A consegnarla, durante la XIII Mostra Nazionale dell’Arte Bonsai e Suiseki, al Presidente Nicola Gallelli, è stato l’ambasciatore del Giappone in Italia Suzuki Satoshi-San. Un gesto che suggella anni di impegno, passione e diplomazia culturale.

Un risultato che oggi proietta l’Associazione su un palcoscenico planetario: l’Expo 2025 di Osaka, dove sarà presente nel Padiglione Italia – sezione Calabria – attraverso un video promozionale prodotto dalla Regione.

Girato nel suggestivo Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro e diretto dal regista Giacomo Triglia, il cortometraggio racconta con sensibilità e orgoglio l’arte bonsaistica come ponte tra due mondi.

Un simbolo di armonia

Il Parco, scelto come scenario, non è casuale. È simbolo di armonia tra uomo e natura, e sede ormai storica della Mostra Nazionale curata dall’associazione. Un evento che da oltre un decennio porta a Catanzaro oltre 50 espositori da tutto il mondo, bonsai da collezione, pietre suiseki e visitatori illustri, italiani e giapponesi. Un crocevia di passioni e culture che ha il profumo delle radici mediterranee e lo spirito contemplativo dell’Estremo Oriente.

Ma la “Perla dello Jonio” è molto più di una vetrina estetica. È un’Associazione che unisce bellezza, solidarietà e impegno sociale. Attraverso laboratori, mostre e attività green, coinvolge giovani in situazioni difficili, in collaborazione con la Giustizia Minorile e il Casm.

Questi ragazzi, spesso invisibili, diventano parte attiva nell’allestimento delle esposizioni, trovando nel bonsai – pianta che insegna pazienza e cura – un maestro silenzioso che educa e rigenera.

Un’azione culturale e sociale

Nel video realizzato per l’Expo, il presidente Nicola Gallelli sottolinea: “La nostra è un’azione culturale, certo, ma prima ancora è un’azione sociale. Ogni bonsai che curiamo con i ragazzi è un gesto di fiducia, è una relazione che cresce. Per noi la bellezza non è fine a sé stessa: è strumento di educazione, inclusione, rinascita.”

“Nella nostra Associazione sono in cantiere importanti progetti di valorizzazione ambientale, giardini tematici, percorsi didattici che si propongono di unire la splendida biodiversità mediterranea del Parco di Catanzaro all’estetica orientale dei bonsai. Un laboratorio a cielo aperto dove natura, arte e impegno civile si fondono in un messaggio universale.”

E infine: “In tal senso, portare la voce della Calabria all’Expo di Osaka è per noi un onore, ma è soprattutto una responsabilità. Vogliamo raccontare una terra che sa trasformare fragilità in risorse, solitudine in partecipazione, natura in speranza.”

Tra arte e pedagogia vivente

Lo statuto dell’Associazione è chiaro: obiettivi civici, inclusione sociale, educazione ambientale. E i fatti lo confermano. La cura di un bonsai diventa allora cura di sé, degli altri, del mondo, in un abbraccio che parte dalle mani e arriva al cuore. Non è solo arte: è pedagogia vivente.

E come ha dichiarato ancora Gallelli, “le arti del Bonsai e del Suiseki sono ponti di bellezza e riflessione, capaci di unire le culture.” E oggi quel ponte parte da Catanzaro e arriva fino a Osaka, dimostrando che anche un piccolo albero può raccontare la storia di un popolo, di una terra, di una speranza.