Rom: Corbelli, a Cosenza una baraccopoli disumana e pericolosa
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo "l'incendio che ha distrutto la scorsa notte alcune baracche del campo Rom di Vaglio Lise e che solo per un miracolo non si e' trasformata in una tragedia", denuncia quello che definisce lo "scandalo della baraccopoli dimenticata, la situazione di degrado, di disumanita' e di pericolo in cui vivono numerose famiglie nomade (con la presenza di molti bambini), in un accampamento dietro la stazione ferroviaria", chiede l'intervento del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e la "realizzazione di una struttura di accoglienza per questi immigrati poverissimi". "L'incendio della scorsa notte e la tragedia miracolosamente evitata devono richiamare l'attenzione delle istituzioni competenti sul dramma dimenticato della comunita' rom che a Cosenza vive in tende-vergogna, in alloggi di fortuna, pericolosi, in condizioni igieniche allucinanti e disumane.
Oggi la situazione e' di nuovo assai grave e preoccupante. La baraccopoli di Vaglio Lise e' una vergogna, un fatto indegno di un Paese civile. Sono anni che Diritti Civili denuncia questo scandalo. Occorre intervenire immediatamente, eliminando queste vergogne, aiutando quelle famiglie, dando un'assistenza dignitosa a quei bambini che in quelle condizioni si ammalano e rischiano la vita. Quanto accaduto l'altra notte, cosi' come le recenti tragedie dei bambini rom morti bruciati a Roma, devono essere un monito e un campanello d'allarme. Bisogna agire subito, per prevenire, prima che sia troppo tardi. Bisogna evitare che si ripeta una tragedia come quella di Roma. Per questo chiedo che il sindaco Occhiuto intervenga subito, dia corso e riprenda quel vecchio progetto di realizzazione di un campo sosta per i rom, che e' stato accantonato dal suo predecessore, Perugini, pare per mancanza di risorse.
Bisogna aiutare questa povera gente che viene da noi in cerca di lavoro e di fortuna. Bisogna non chiudere gli occhi di fronte al dramma di quei bambini innocenti e dei loro genitori. Ricordo a tutti che a volte in quelle baracche si consumano immani tragedie, a tutti sconosciute, come nel caso dei due fratellini rom non vedenti, Marko e Branko che 10 anni fa Diritti Civili scopri' proprio in una di quelle tende-vergogne di Vaglio Lise. I due fratellini, ciechi, che da allora sono riuscito a togliere da quella baracca (dove avevano, in condizioni disumane, vissuto quattro anni, ammalandosi), a farli ospitare, insieme alla loro famiglia, dal luglio del 2001, in una casa di Rende (messa a disposizione gratuitamente dalla locale Amministrazione comunale), a farli iscrivere a scuola. Da dieci anni questi due bambini continuano a restare in Italia (grazie a dei permessi straordinari di soggiorno che faccio rinnovare ogni anno dalla Questura di Cosenza), ad essere curati e operati a Bologna, a vivere una vita dignitosa".