Inchiesta sulla Magna Graecia, chiuse le indagini per trentadue
Chiuse le indagini dell’inchiesta Grecale (QUI), che nel gennaio scorso si è abbattuta sull’università Magna Graecia di Catanzaro come un vero e proprio e terremoto e che portò all’arresto di una dozzina di persone, tra cui alcuni vertici dell’Umg e dirigenti dell’Azienda Sanitaria provinciale.
Gli inquirenti ritennero infatti di aver scoperto una presunta associazione a delinquere all'interno dell’università che avrebbe commesso dei gravi illeciti nella gestione di due laboratori con cavie vive, i cosiddetti stabulari (QUI).
Ieri, a trentadue degli indagati è stata quindi notificata la chiusura indagini: tra questi l’ex rettore Giovambattista De Sarro, docenti universitari, veterinari dell’Asp di Catanzaro e anche Domenico Britti, presidente dell’Opba, l’organismo che è preposto al benessere degli animali.
A vario titolo gli si contesta l’associazione a delinquere, il maltrattamento e l’uccisione di animali, la corruzione, il falso, le false informazioni al pm.
Sedici associazioni e istituzioni sono state riconosciute come parti offese che potrebbero quindi costituirsi parti civili, tra cui anche l’Umg, così come il Ministero della Salute e quattordici associazioni ambientaliste.