Manomessi test medicina a Catanzaro, udienza al riesame
Si è tenuta oggi, davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, la nuova udienza per decidere delle sorti di Antonio Cuteri, 42 anni, assistente tecnico dell'Ateneo Magna Graecia di Catanzaro, addetto alle aule di Medicina, tra i principali imputati nell'inchiesta sulla presunta manomissione dei plichi contenenti i test per l'ammissione alle facoltà a numero chiuso di Medicina e Chirurgia. La Procura della Repubblica difende la misura cautelare emessa a suo tempo a carico di Cuteri, mentre opposta e' la posizione dei legali di quest'ultimo, gli avvocati Saverio Loiero e Wanda Bitonte.
Nell'aula del collegio del riesame (presidente Perri, a latere Natale Tarantino) si e' tornati dopo che, a ottobre, la Corte di cassazione ha annullato la precedente decisione con cui i giudici avevano scarcerato Cuteri accogliendo - il primo aprile 2010 - il ricorso presentato dai suoi difensori contro il provvedimento cautelare emesso nell'ambito dell'ultimo filone dell'inchiesta - che nel suo excursus ha visto coinvolti anche il rettore Francesco Saverio Costanzo, e ad alcuni docenti dell'Ateneo - nella quale si ipotizzano le accuse di peculato, falso e ricettazione, secondo una ricostruzione in base alla quale, per la Procura, sarebbe esistito un sistema illecito stabile grazie al quale i testi delle prove per l'ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria dell'Ateneo venivano rubati in modo che i quesiti potessero essere comunicati prima degli scritti a candidati da agevolare, i quali li pagavano con soldi o favori. Cuteri era stato arrestato una prima volta nel settembre del 2008 (e poi rimesso in libertà) poiché secondo i sostituti procuratori Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, titolari delle indagini dei carabinieri, sarebbe stato lui, assieme a Valter Mancuso, addetto alla manutenzione delle aule all'Università, ad introdursi nelle sede della segreteria studenti, a via Smaldone, prelevando i plichi contenenti i test, in modo da conoscere in anticipo le prove per l'anno accademico 2007/08. Per quella prima accusa di furto aggravato il processo a carico di Cuteri e' finito, il 5 novembre scorso, con una condanna a tre anni e nove mesi di reclusione e 40.000 euro di risarcimento all'Ateneo "Magna Graecia", e prima di lui anche il coimputato Mancuso e' stato condannato a tre anni di reclusione ed al risarcimento di 25.000 euro all'Università. Nel marzo 2010, poi, Cuteri e' finito nuovamente in carcere in esecuzione di un ulteriore provvedimento cautelare (che ha portato in cella anche Mancuso, e poi tre persone ai domiciliari e quattordici sottoposte all'obbligo di presentazione alla P.G.) relativo alla tranche di indagini sulla presunta alterazione dei test di ammissione agli anni accademici dal 2005 al 2008. Circa dieci giorni dopo il tribunale della libertà lo ha rimesso in libertà, ma dopo l'impugnazione della Procura la Suprema corte, ravvisando i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, ha annullato quella decisione, rimandando gli atti al collegio catanzarese per un nuovo riesame. La decisione dei giudici e' attesa nei prossimi giorni.