Test universitari manomessi, a luglio la sentenza

Catanzaro Cronaca

È prevista per il 14 luglio la sentenza a carico di Antonio Cuteri, 42enne catanzarese assistente tecnico dell'Universita' Magna Graecia di Catanzaro, addetto alle aule di Medicina, imputato gia' nella prima parte dell'inchiesta sulla presunta manomissione dei plichi contenenti i test per l'ammissione a facolta' a numero chiuso dell'Ateneo calabrese, in particolare per il furto delle prove relative all'anno accademico 2007/2008. Nel prosieguo delle indagini sono rimasti coinvolti anche il rettore Francesco Saverio Costanzo, e ad alcuni docenti dell'Ateneo, mentre a marzo scorso risale l'esecuzione dell'ultima ordinanza cautelare che ha portato due persone in carcere, tre ai domiciliari, e quattordicisottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Oggi, davanti al tribunale collegiale di Catanzaro che sta giudicando Cuteri, e' terminata l'audizione dei testimoni che hanno confermato di aver potuto conoscere in anticipo i test di ammissione, come ipotizzato dall'accusa. Tra meno di un mese la parola passera' al rappresentante della Procura e poi ai difensori dell'imputato, gli avvocati Saverio Loiero e Wanda Bisonte, prima della pronuncia dei giudici. Cuteri fini' ai domiciliari nel settembre 2008 in esecuzione di un'ordinanza cautelare, che porto' in carcere il coimputato Valter Mancuso. Quest'ultimo in seguito ha scelto il rito abbreviato, conclusosi il 28 aprile 2009 con una condanna a tre anni di reclusione, l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, ed il risarcimento di 25.000 euro all'Universita', costituitasi parte civile. E' in corso il dibattimento, invece, per Cuteri, che il 16 ottobre scorso era tornato in liberta' per decisione del Tribunale che aveva accolto la richiesta dei difensori, ma che a marzo e' stato posto in custodia cautelare in carcere, assieme allo stesso Mancuso, nell'ambito di un nuovo filone dell'inchiesta relativo ad altri anni accademici, e cioe' 2005/2006 e 2006/2007 (oggi l'uomo e' libero). Fin dall'epoca del primo arresto, era stato proprio Mancuso a tirare in ballo Cuteri, accusandolo del coinvolgimento nell'affare della manomissione dei plichi, con dichiarazioni che poi aveva confermato nel corso del primo interrogatorio di garanzia. Chiamato in aula a testimoniare contro Cuteri, pero', Mancuso si e' avvalso della facolta' di non rispondere.