Sbranata dai cani, confermata condanna per il pastore

Catanzaro Cronaca
Simona Cavallaro

Confermata in Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro la condanna a tre anni inflitta dal Gup del capoluogo di regione, nel giugno del 2023 (QUI), a Pietro Rossomanno, il pastore 49enne accusato della morte di Simona Cavallaro (QUI).

I magistrati non hanno difatti accolto la richiesta dell’accusa di riformare il reato da omicidio colposo a volontario e di infliggere all’imputato 15 anni di reclusione.

Al 49enne - difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino - erano stati contestati anche l’introduzione e l’abbandono di animali e l’invasione ed occupazione abusiva di terreni.

La vittima, al tempo 20enne, morì nell’agosto del 2021 dopo esser stata sbranata da un branco di cani mentre si trovava nella pineta di Monte Fiorino di Satriano, nel soveratese (QUI). Animali che erano stati messi a difesa del proprio gregge da proprio da Rossomanno

Nel processo era imputata anche Maria Procopio, di 71enne madre del pastore, accusata di invasione e occupazione abusiva di terreni: la sua condanna è passata da otto a cinque mesi di carcere per il riconoscimento delle attenuanti generiche.