Omicidio Scopelliti, difetto di notifica: rinviati accertamenti biologici

Reggio Calabria Cronaca

La Dda di Reggio Calabria ha rinviato a mercoledì prossimo, 4 di giugno gli accertamenti tecnici non ripetibili di tipo biologico (QUI) programmati oggi nell’ambito dell'inchiesta sull’omicidio di Antonino Scopelliti (QUI), il magistrato ammazzato nel 1991 a Piale, frazione di Villa San Giovanni.

L’avviso – che porta le firme del procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, e dal pm della Distrettuale, Sara Parezzan, era stato notificato nei giorni scorsi agli indagati, molti dei quali detenuti, e ai familiari del giudice ucciso, come parti offese.

Alcune di queste, però, non sono andate a buon fine per cui la Dda ha incaricato la segreteria dell'ufficio requirente e la Squadra mobile locale di comunicare la nuova data in cui, nei laboratori del Gabinetto regionale della polizia scientifica, i magistrati conferiranno l'incarico a un perito, con la facoltà per gli indagati di nominare i rispettivi consulenti tecnici che possano quindi prendere parte anche loro alle operazioni; solo dopo si potrà avere una idea di quando inizieranno materialmente le attività.

Dopo gli accertamenti tecnici effettuati nel marzo del 2019 sul fucile seppellito a Belpasso, in provincia di Catania, e fatto ritrovare dal collaboratore di giustizia Maurizio Avola, e dopo l’esperimento giudiziale dell’aprile scorso sul luogo del delitto (dove è stata anche riposizionato la Bmw del magistrato), per ricostruire la dinamica dopo ben 34 anni dai fatti (QUI), la Dda deve procedere agli accertamenti biologici che sono ritenuti necessari per il confronto con i risultati degli ulteriori accertamenti eseguiti sulle parti della vettura alla cui guida, al momento dell’agguato mortale, c’era lo stesso Scopelliti.

Non è ancora chiaro se l’accertamento che dovrà eseguire il perito della Procura riguardi un'impronta digitale, una traccia di sangue o altro materiale biologico, così come non è chiaro se questo nuovo elemento, che dovrà essere confrontato con altro materiale biologico, sia stato trovato sul mezzo, conservato dalla famiglia e oggi in sequestro, o sul fucile ritrovato sottoterra.