Stretta su Vibo Valentia, 26 provvedimenti per la sicurezza pubblica

Vibo Valentia Cronaca

Il Questore di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti, nel solo maggio scorso, ha firmato ben 26 provvedimenti tesi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Nello specifico, è stato emesso un Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive a carico di un soggetto che si sarebbe reso responsabile di atti di violenza durante una partita del campionato di Seconda Categoria, voltasi il 16 febbraio allo stadio comunale di Ricadi tra la formazione locale e il San Costantino Calabro.

Altrei tre Daspo ma “fuori contesto” hanno attinto altrettante persone condannate con sentenza definitiva per reati in materia di stupefacenti, e anche denunciati per porto di armi.

Sono due i Dacur scattati invece nei confronti di soggetti per i quali il Questore ha disposto il divieto di accesso e di transito nei locali di pubblico intrattenimento posti in determinate zone.

In particolare, uno ha riguardato un partecipante ad una rissa avvenuta nei mesi precedenti in un locale di Serra San Bruno ed un altro nei confronti di una persona che frequentando locali pubblici ha violato in diverse circostanze le prescrizioni di un altro provvedimento di prevenzione a suo carico.

Il questore ha poi firmato otto fogli di via con divieto di ritorno nel comune di Vibo, di cui, cinque inerenti una rissa avvenuta il 37 aprile scorso nel capoluogo, due riguardanti soggetti con precedenti penali per reati contro il patrimonio e deferiti per ricettazione; ed uno arrestato come presunto autore di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, per un fatto avvenuto in un esercizio commerciale cittadino.

Infine, sono dodici gli avvisi orali nei confronti di soggetti che con la loro condotta sono stati ritenuti socialmente pericolosi e pertanto invitati a comportarsi in modo conforme alla legge.

Sono state inoltre proposte alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catanzaro, due proposte relative al “codice rosso” a tutela di donne vittime di maltrattamenti, ed una proposta con obbligo di soggiorno nei confronti di una persona ritenuta responsabile di reati di criminalità comune e considerata socialmente pericolosa.

NI provvedimenti sono scattati sulla base delle risultanze provenienti dagli uffici operativi della Questura, in particolare dalla Digos, dalla Squadra Mobile, dalla Squadra Volanti, dal Commissariato di Serra San Bruno e dal Posto Fisso di Tropea, oltre che dagli uffici territoriali dei Carabinieri.