Premio Sila: si chiude. Sul palco, in tre giorni, grandi nomi della cultura italiana

Cosenza Tempo Libero

La XIII edizione del Premio Sila ha terminato ieri il suo weekend culturale abbandonandosi all’abbraccio degli alberi secolari silani. Sono stati tre giorni davvero emozionanti, trascorsi all’insegna della letteratura italiana contemporanea. In compagnia di alcuni dei protagonisti principali della scena nazionale come Tomaso Montanari, Emanuele Trevi, Viola Ardone, Ritanna Armeni. Senza dimenticare le tre protagoniste del Premio Sila 2025, Nicoletta Verna, Paola Caridi e Nadia Fusini.

Il dialogo Caridi-Montanari

Il weekend finale si è aperto con un evento straordinario che ha riempito di pubblico la suggestiva e storica piazza dei Follari, nel centro storico di Cosenza. L’incontro tra Paola Caridi, vincitrice della sezione Economia e Società con “Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi” (Feltrinelli), e Tomaso Montanari, storico dell’arte e giurato del Premio, ha trasformato la piazza in un salotto culturale a cielo aperto.

Il libro di Caridi ha offerto al pubblico una prospettiva rivoluzionaria: quella della Storia raccontata dagli alberi, testimoni silenziosi che aprono squarci inediti sul Mediterraneo e il Medio Oriente.

L’incontro non si è fermato alla riflessione accademica, ma ha raccontato dell’iniziativa “Un sudario per Gaza” – voluta proprio da Caridi e Montanari il 24 maggio scorso per ricordare le vittime innocenti di Gaza – esempio concreto di come la cultura possa trasformarsi da pensiero in gesto tangibile di solidarietà.

Il Sabato della Galleria

La seconda giornata ha vissuto due momenti di alta cultura nella maestosa sede cinquecentesca di Palazzo Arnone, sede della Galleria nazionale di Cosenza.

La mattinata si è aperta con la lectio magistralis di Nadia Fusini, insignita del Premio Sila alla Carriera, dal titolo "Shakespeare e Cervantes: la letteratura, il teatro e il sogno...".

L’intellettuale ha condotto il pubblico in un viaggio straordinario nel cuore del teatro e del romanzo, intrecciando sogno e realtà con quella naturalezza che contraddistingue i grandi della critica letteraria italiana.

Tre voci femminili

La sera, Palazzo Arnone si è trasformato in un salotto letterario dove Ritanna Armeni ha condotto con grazia la cerimonia di premiazione del Sila.

Sul palco sono salite tre autrici straordinarie: Nicoletta Verna, vincitrice della sezione Letteratura con “I giorni di Vetro”, ha emozionato parlando del personaggio di Redenta e della capacità del romanzo di evocare la Resistenza senza retorica.

Paola Caridi ha confermato la sua straordinaria capacità di dare voce alla natura. Nadia Fusini ha saputo emozionare parlando del ruolo dell’intellettuale in un mondo che cambia, incarnando l’ideale di una cultura che sa abbattere privilegi di ceto e genere.

Gran finale a Camigliatello

La XIII edizione del Premio Sila si è conclusa nella sede della Fondazione di Camigliatello Silano con il dialogo tra Viola Ardone, vincitrice del Premio Sila 2024, ed Emanuele Trevi, scrittore, critico letterario e giurato del Premio, sul tema “Tessere le storie”.

L’atmosfera poetica della location appenninica ha offerto la cornice ideale per una riflessione profonda sull’arte del narrare. Il confronto tra i due autori ha saputo catturare l’essenza del mestiere di raccontare, trasformandosi in una riflessione più ampia sulla letteratura e sugli autori, italiani e stranieri.

La soddisfazione del presidente

“Il Premio Sila 2025 ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di coniugare l’eccellenza culturale con l’accessibilità – ha dichiarato il presidente della Fondazione Premio Sila, l’avvocato Enzo Paolini creando un trait d’union privilegiato tra i grandi autori della letteratura italiana e un pubblico curioso e partecipe. La partecipazione numerosa e appassionata in tutt’e tre i giorni di eventi testimonia il successo di una formula che sa coniugare rigore intellettuale e coinvolgimento emotivo, confermando la Calabria come terra capace di accogliere e valorizzare i protagonisti della cultura contemporanea”.

“Un bellissimo percorso”

Parole di grande soddisfazione sono state espresse anche dalla direttrice del Premio, Gemma Cestari: “È stato un bellissimo percorso. Grazie anche alla collaborazione con le case editrici e le librerie, siamo riusciti a portare a Cosenza autori di grandissima rilevanza nel panorama letterario nazionale. E a celebrare la grande narrativa e la saggistica contemporanee, offrendo al pubblico un’occasione per riflettere sul valore della cultura come strumento di avvicinamento e dialogo”.