Crotone: espulsi 32 stranieri, nel Cara scovata marijuana ed hashish
L’Ufficio Immigrazione della Questura di Crotone ha rintracciato ed espulso 32 stranieri irregolari sul territorio italiano, emettendo anche 58 provvedimenti di respingimento con il contestuale ordine di lasciare il Paese, nei confronti di altrettanti extracomunitari provenienti dallo sbarco avvenuto sulle coste crotonesi nel mese scorso.
Quattro di questi, tre dei quali di iracheni e un iraniano, sono stati accompagnati nel Cpr di Bari per esser poi rimpatriati nei rispettivi Paesi di origine.
Inoltre, due tunisini di 25 anni, anche loro irregolari in Italia, dopo gli adempimenti di rito, sono stati accompagnati invece all’Aeroporto di Fiumicino e imbarcati su un volo diretto in Tunisia. Ad entrambi è stato imposto il divieto, per tre anni, di ritornare in Italia e in tutta l’area Schengen.
Il furto del Rolex
Una brasiliana di 29 anni, poi, ha lasciato il territorio nazionale in forza di un decreto di espulsione eseguito mediante la partenza volontaria. La donna è stata rintracciata dalle volanti dopo la segnalazione di un uomo che denunciava di aver subito il furto di un orologio da parte proprio di una straniera.
Secondo la polizia quest’ultima si sarebbe avvicinata all’auto della vittima per chiedergli alcune informazioni e gli avrebbe sfilato un Rolex. La 29enne è stata poi rintracciata in una delle strade del centro e sottoposta a fermo. Nel corso dell’attività, e dopo il nulla osta del Procuratore Domenico Guarascio, l’Ufficio immigrazione le ha notificato l’espulsione.
La droga nel Cara
Inoltre, nel corso dei controlli antidroga che si svolgono periodicamente nel Cara, il Centro di Accoglienza richiedente asilo di Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto, con l’ausilio del personale della Squadra Mobile, sono stati ritrovati e sequestrati circa 187 grammi di marijuana e altri 5 di hashish che erano stati nascosti da ignoti in alcuni spazi pubblici. Come noto, gli stranieri ospitati all’interno sono liberi di muoversi in attesa di ricevere lo status di rifugiato.