Bancarotta fraudolenta, condannato anche in appello il senatore Mario Occhiuto
Nuova grana in casa Occhiuto: questa sera la Corte d'Appello di Catanzaro ha confermato la condanna per bancarotta fraudolenta a Mario Occhiuto, senatore di Forza Italia e fratello del governatore calabrese, in merito alla vicenda della Ofin, società finanziaria ed immobiliare fallita nel 2014.
I fatti contestati risalgono ad un periodo compreso tra il 2006 ed il 2011, in cui Occhiuto ricopriva l'incarico di amministratore e legale rappresentante, ed avrebbe sottratto circa 3 milioni di euro dalle casse della società prima di essere eletto sindaco di Cosenza.
L'inchiesta - che vede coinvolta anche la sorella degli Occhiuto, Annunziata, già condannata ad 1 anno e 4 mesi con pena sospesa nel processo di rito abbreviato - è nata dalle indagini dei finanzieri cosentini, che avevano attenzionato la gestione della società da poco prima del fallimento (LEGGI), avvenuto poi nel 2014.
Questa sera il collegio giudicante ha aggravato il giudizio circa la corresponsabilità di Occhiuto nel fallimento della società, in riferimento all'omesso versamento delle imposte. Tuttavia, è stata confermata la condanna a 3 anni e 6 mesi che prevede il divieto di svolgere ruoli dirigenziali, l'interdizione dai pubblici uffici ed il risarcimento delle parti civili.