“Le querce non fanno limoni”: Chiara Francini a Co-Ro col suo ultimo romanzo

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Chiara Francini

Torna a Corigliano Rossano la scrittrice-attrice Chiara Francini, per presentare il suo nuovo romanzo “Le querce non fanno limoni”, edito da Rizzoli.

L’evento, incluso nel programma Co-Ro Summer Fest, inserito nella VII edizione della rassegna “Autori d’(A)mare” e organizzato dalla libreria Mondadori Bookstore di Rossano, si terrà domani, sabato 5 luglio, alle 21:30 nel chiostro di palazzo San Bernardino, la casa delle culture dei rossanesi.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Flavio Stasi, dialogherà con l’autrice il professore Antonio Franco Pistoia, già dirigente scolastico del polo liceale di Rossano. La presentazione prevede anche alcuni intermezzi musicali di Giuseppe Fazio del centro studi musicali Giuseppe Verdi.

Il precedente a Rossano

L’autrice di Campi Bisenzio, laureata in lettere all’università di Firenze, con il massimo dei voti, era già stata a Rossano nel 2018 per presentare il suo romanzo “Mia madre non lo deve sapere”, all’anfiteatro Rino Gaetano e l’anno successivo alla torre S. Angelo per promuovere “Un anno felice”, riscuotendo molto interesse e grande partecipazione di pubblico.

Il percorso professionale

Nota attrice di teatro e cinema, ha studiato al teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino per poi approdare all’Ambra Jovinelli di Roma diretto da Serena Dandini.

La ricordiamo per le sue partecipazioni nei film di Leonardo Pieraccioni, Alessandro Genovesi e Fausto Brizzi, nei programmi televisivi Stracult e Domenica In e per la sua apparizione al festival di San Remo con Amadeus.

Al cinema, ha sempre alternato il teatro, sua grande passione, che l’ha portata a calcare le scene con spettacoli di successo che hanno avuto più di duecento repliche.

50 anni di storia italiana

“Le querce non fanno limoni” è un romanzo intimo e corale che attraversa cinquant’anni di storia italiana fra la seconda guerra mondiale e gli anni di piombo.

Una storia di Resistenza, di passioni, di famiglie scucite e ricucite, di lotte che lasciano cicatrici, ma anche di forza di stare in piedi. È un romanzo sull’eredità, politica affettiva ideologica. Sul modo in cui la memoria, passa, si nasconde, si rivela.