Scuola: progetto Pon, iniziativa a Papanice
Altra scuola, altra manifestazione, in comune la stessa Dirigente Scolastica, Giuseppina Tonia Padovano e lo stesso progetto Pon che ha permesso di realizzare il tutto. E così, dopo essersi tenuta presso il Quinto Circolo “Ernesto Codignola” di Crotone, la manifestazione organizzata dall’Istituto Comprensivo di Papanice si è svolta anche nella piazza della frazione crotonese. La dirigente Padovano è la prima a salire sul palco, insieme con il presidente del Consiglio d’Istituto, Enrico Pedace, per presentare l’iniziativa e mostrare la prima copia della prima edizione del libro (annuario) che dopo la Codignola, la dirigente Padovano ha introdotto anche all’Istituto Comprensivo di Papanice, che, oltre alle scuole di Papanice, comprende anche la scuola media di Margherita; per la dirigente anche un fascio di fiori consegnatole da una bimba. I primi ad esibirsi sono i simpaticissimi bambini della scuola materna con una tarantella.
E’, quindi, la volta del bel sociodramma scritto dal maestro Ernesto Maffei e, quasi in modo professionale, messo in scena dai bambini della scuola primaria. A loro viene quindi consegnata una copia dell’attestato, personalizzata, ricevuto dalla scuola al festival di teatro-scuola di Altomonte, in provincia di Cosenza, dove la loro rappresentazione è arrivata terza vincendo anche 150 euro. Segue una bella recita in dialetto messa in scena dalle mamme dei bambini della scuola primaria. La gente segue con attenzione e gli applausi non si risparmiano.
Finita la recita sullo schermo gigante, predisposto in piazza, viene proposto il primo di alcuni video che saranno visti in serata: si tratta di alcune foto relative al presepe vivente di Papanice, sempre organizzato dalla scuola e dalla dirigente Padovano a dicembre, con annesso record del tardillo più lungo. Durante la serata tante altre emozioni per i video sulla manifestazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia e quello sui nonni. Ma le emozioni diventano forti quando sul palco, insieme con la dirigente Padovano ed Enrico Pedace, sale il professore di educazione fisica Antonio Gigliarano e sullo schermo parte un video con le foto ricordo di un amore durata 28 anni.
Il professore per antonomasia di Papanice, colui che ha visto crescere e formato decine di bambini, molti dei quali ora adulti, dal primo settembre andrà in pensione. Per lui grida di esultanza, lacrime, parole di elogio della dirigente Padovano e dal presdiente del Consiglio d’Istituto Enrico Pedace. Adriana Facente, che di Gigliarano, è stata alunna ed ora è lei una docente di educazione fisica, chiama a raccolta le “sue” mamme ed i “suoi” bambini (lei è stata una delle esperte nel progetto Pon) che si esibiscono sul palco in un ballo con tanti esercizi fisici.
Quindi è la volta del canto con il maestro Luca Campagna: ancora una volta insieme, per un quadro che più bello non si può, mamme e figli; tante le canzoni proposte come Volare, Se Telefonando ed altre, una delle quali cantata da Raissa, accompagnata da una bravissima bambina in abito da danza e che ha fatto svolazzare benissimo il nastro della danza ritmica.
I momenti si susseguono fino alla sfilata ormai diventata famosa con gli abiti in stile anni 60-70. Isabella Aracri, Mariella Benvenuto, Elisa Cardace, Alessandra Cau, Linda Comità, Rosaria Corrado, Adelina Elia, Flavia Elia, Luisella Elia, Daniela Laratta, Giuseppina Lerose, Novella Lerose, Teresa Lerose, Patrizia Megna, Rosa Giovanna Pace, Mary Spina, Rosy Stricagnoli, Francesca Turco e Maria Turco sono fantastiche e meravigliose e se alla Codignola, in palestra, era stata più facile la cosa, sfilare anche in vestaglia nella piazza principale del proprio paese non deve essere stato facile. Le mamme non si accontantato e vogliono mettere in scena anche il loro socio dramma che era precedentemente saltato per una questione di tempi.
Mentre sul maxi schermo va in onda l’emozionante video sui nonni, le mamme si cambiano e poi entrano scena con le loro magliettine verdi e bianchi e, come avevano fatto prima i loro bimbi, emozionano con la loro rappresentazione fatta più di gesti che di parole, per loro tanti applausi e consensi in una serata che volge al termine dopo circa tre ore di una splendida manifestazione.