Lamezia, il Vescovo Cantafora riceve delegazione “Salviamo la sanità lametina”
Sabato mattina, negli uffici della Curia in via Lissania, il vescovo diocesano mons. Luigi Cantafora, dietro richiesta, ha ricevuto i rappresentanti del comitato civico “Salviamo la sanità lametina” che da qualche mese si sta impegnando per la difesa del sistema sanitario locale. Mons. Cantafora e don Giacomo Panizza, quale condirettore della Caritas diocesana, hanno ascoltato con attenzione gli interventi degli esponenti del sodalizio che hanno evidenziato criticità, disagi e urgenze della sanità locale. A far parte del gruppo che ha incontrato il vescovo: il portavoce del comitato, l’avvocato Nicolino Panedigrano, i sindaci di Decollatura, Motta Santa Lucia e Conflenti, alcuni componenti del locale Tribunale del malato, operatori sanitari, medici e consiglieri comunali ed altri semplici promotori del sodalizio. In rappresentanza dell’amministrazione comunale lametina ha presenziato all’incontro l’assessore alle Politiche sociali, l’avvocato Rosario Piccioni.
“È importante – ha affermato mons. Cantafora – che ci mettiamo veramente insieme perché bisogna cogliere Lamezia nell’interezza del suo territorio, con le sue potenzialità, i suoi bisogni, le sue esigenze. Nostro intento non è quello di fare la voce ‘grossa’, ma di offrire un contributo di proposte e riflessioni che possano portare a scelte che aiutino a promuovere sempre più il bene comune. La salute, per cui l’ospedale e i servizi territoriali – ha ribadito il presule – sono un bene di tutti. Attrezzare il nosocomio lametino vuol dire rendere un servizio alla Calabria, dal Tirreno allo Jonio, vista la favorevole posizione geografica della nostra città”. Il pastore della Chiesa lametina ha plaudito all’iniziativa intrapresa dal comitato, che si qualifica come trasversale alle varie componenti partitiche e sociali.
“Mi fa molto piacere – ha sottolineato – che questo vostro percorso sia unitario perché mette insieme tante realtà locali significative. Lamezia ha bisogno di questa unità; auspico che essa non sia solo un’occasione sporadica e, una volta risolto il problema, tutto si sfaldi e ognuno lavori nuovamente solo per se stesso”. Mons. Cantafora si è anche soffermato su un concetto ben preciso: “Non bisogna dare la colpa solo alla politica, di cui non mancano gli sforzi. Le responsabilità sono più ampie. Nei luoghi istituzionali preposti ci sono anche i rappresentanti lametini ed è anche con loro che bisognerà confrontarsi. I problemi si affrontano nella maniera giusta quando si tiene conto del bene comune”.
Al comitato è stata riconosciuta anche la grande operazione di partecipazione che è stata promossa e incentivata in questi mesi di mobilitazione. “Rendere i cittadini protagonisti consapevoli – ha commentato il presule – è l’unico modo perché si arrivi al sano confronto. Ciò, senza dimenticare che la salute non è solo questione di soldi ma anche di organizzazione, di solidarietà, volontariato, impegno per i più deboli. Siamo noi chiamati a portare avanti le ragioni del bene comune con pochi ma concreti obiettivi da realizzare”. I rappresentanti del comitato hanno ringraziato il vescovo diocesano per la sua sensibilità ed il suo sostegno all’iniziativa e lo hanno invitato all’incontro programmato per il 20 giugno prossimo, che si terrà al teatro Umberto, e che verterà sulla presentazione del documento di analisi, di richieste e proposte stilato dal comitato stesso.