A Roseto Capo Spulico il lungo viaggio dei restauri di Pina Munno

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Una mostra che racconta non solo l’arte, ma anche la memoria, il tempo e la cura. "Un viaggio lungo e straordinario" è il titolo della mostra fotografica dedicata ad alcuni dei restauri realizzati da Pina Munno, restauratrice di opere d’arte, che sarà ospitata dal 9 al 17 agosto nel locale comunale di via Nicolò Converti, nel cuore del Centro Storico Medievale di Roseto Capo Spulico.

L’inaugurazione è prevista sempre per il 9 agosto alle ore 19.30, e la mostra sarà visitabile ogni giorno, dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 18.30 alle 22.30.

Con circa 60 immagini propone un percorso visivo e narrativo che attraversa statue in ceramica, opere lignee e in cartapesta, reperti archeologici, mosaici e disegni, restituendo al pubblico la meraviglia di oggetti antichi che tornano a vivere.

«Ogni restauro è un viaggio unico. Non si tratta solo di recuperare la forma originale di un’opera, ma spesso di scoprire tracce dimenticate, dettagli nascosti, indizi che raccontano la vita di epoche e popoli lontani», racconta Pina Munno, aggiungendo: «Attraverso questa mostra narro alcuni dei restauri che ho realizzato in oltre quarant’anni di lavoro».

Tra i progetti più significativi esposti, spicca l’intervento di restauro conservativo presso la Chiesa di Santa Chiara del Monastero delle Clarisse di Grottaglie, eseguito tra il 2016 e il 2019, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto, guidata dalla dottoressa Caterina Ragusa.

Un’opera complessa, durata tre anni, che rappresenta uno dei momenti più importanti del percorso professionale e umano della restauratrice

La mostra è stata promossa con grande sensibilità dall’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Roseto Capo Spulico, dottoressa Sabrina Franco, che ha fortemente creduto nell’importanza di far conoscere da vicino il mestiere del restauratore: una professione che unisce tecnica, conoscenza storica e profonda umanità.

«Invitiamo i visitatori a osservare con attenzione le immagini delle opere prima e dopo l’intervento», sottolinea Pina Munno, «perché possano cogliere il senso profondo di questo lavoro: restituire dignità e voce al passato».

Un motivo di orgoglio anche per il Sindaco, Giovanni Pugliese, che continua a investire nella cultura come strumento di crescita, dialogo e valorizzazione del patrimonio per l’intera comunità.