Tentano di far fuggire il parente arrestato, finiscono tutti in carcere
Giorno di tensione e arresti a Cotronei, dove i Carabinieri hanno portato a termine due distinti ma collegati interventi che hanno portato all'arresto di tre persone.
L'operazione, che ha visto la partecipazione dei militari della Stazione locale e il supporto dei colleghi di Mesoraca, si è concentrata sull'esecuzione di un ordine di carcerazione e su un successivo, audace, tentativo di liberare l’arrestato.
L’esecuzione della misura
Nel pomeriggio di giovedì scorso, 7 agosto, i carabinieri hanno dato esecuzione alla misura emessa dall'Ufficio di Sorveglianza di Catanzaro nei confronti di un uomo già sottoposto ai domiciliari.
Il soggetto era stato infatti condannato per reati commessi nella zona tra l'ottobre 2017 e il gennaio 2018. Al termine delle formalità di rito, l'individuo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Crotone.
La situazione che degenera
La situazione è però precipitata proprio durante le operazioni di trasferimento. Due parenti dell'arrestato hanno tentato di impedirne la traduzione in carcere.
Con un atteggiamento aggressivo e ostile, i due hanno spintonato i militari e, approfittando di un momento concitato, hanno aperto la portiera dell'auto di servizio, sperando di favorire la fuga del congiunto. La reazione immediata e professionale dei Carabinieri ha sventato il piano, impedendo che avesse successo.
L'accusa di resistenza
A seguito di questi eventi, i due individui sono stati arrestati per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Al termine degli accertamenti e dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Crotone, anche loro sono stati trasferiti nella Casa Circondariale pitagorica, in attesa del rito direttissimo.
Il prosieguo delle indagini
Questa operazione, come sottolineato dalle autorità, rappresenta una “chiara testimonianza della rapida ed incisiva risposta della giustizia”.
L'azione non tutela solo la collettività, ma anche la “sicurezza e l’incolumità delle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente sul territorio”. Le indagini, coordinate dalla Procura e dirette dal Procuratore Domenico Guarascio, continuano per identificare eventuali altre persone coinvolte nelle condotte accertate.