Regione, l’assessore Trematerra scrive al Sindaco di Rosarno
L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha scritto una lettera al Sindaco di Rosarno Elisabetta Rosa Tripodi, in merito alle azioni di contrasto alla batteriosi del kiwi. “Sono a riscontrare l’argomentata sollecitazione proposta dalla Città di Rosarno – Scrive Trematerra - circa la presenza nel comprensorio territoriale di diversi casi accertati e diversi casi sospetti di cancro batterico del kiwi causato dall’organismo Pseudomonas syringae pv actinidiae. Vale la pena ricordare, seppur nella consapevolezza di non aggiungere alcunché di nuovo a quanto già di Vostra conoscenza, che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con proprio Decreto del 7 febbraio 2011, ha definito le disposizioni di natura fitosanitaria da adottare nel territorio della Repubblica Italiana utili a contrastare i danni da parte dell’organismo de quo. Lo stesso decreto individua i Servizi Fitosanitari competenti per territorio, quali organismi ufficiali per l’attuazione delle misure in esso descritte”.
Trematerra sottolinea, poi, che al “Servizio Fitosanitario Regionale, alla data odierna, è pervenuta una sola segnalazione proveniente dal comprensorio di Rosarno di caso sospetto di batteriosi, successivamente accertata dai referti analitici dei campioni prelevati a seguito di sopralluogo compiuto dai tecnici del Servizio”. L’Assessore Trematerra fa, quindi, una ricostruzione di quantorealizzato dal Servizio Fitosanitario regionale fino alla decisione di far partecipare la Regione alla costituzione del tavolo per l’emergenza del cancro batterico dell’actinidia attivato dal Ministro Romano all’inizio di questo mese. Facendo, quindi, riferimento a notizie di stampa apparse prima che “la richiesta di intervento della Città di Rosarno giungesse alla mia attenzione” , Trematerra ha ribadito che esse hanno “suscitato nel sottoscritto una certa preoccupazione per il danno di immagine che ne potrebbe derivare ai produttori di kiwi che corrono il rischio di vedersi rifiutare dai consumatori il loro prodotto in quanto, questi ultimi, indotti a pensare che lo “pseudomonas syringae pv actinidiae” possa trasmettersi all’uomo”. Concludendo, l’Assessore all’Agricoltura ha invitato il sindaco a sollecitare le aziende interessate a rapportarsi con il “Servizio Fitosanitario Regionale attivo presso il Dipartimento Agricoltura, Foreste e forestazione di questo Assessorato che opera in attuazione del disposto DM 7 febbraio 2011”.