Tarsia si accende nella notte del Tarantarsia: suoni, danze e identità dal mondo

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Dal battito tribale dell’Africa alle vibrazioni reggae e ska, dai suoni ancestrali dell’ethno/folk alle suggestioni orientali. La musica, linguaggio universale capace di unire i popoli, sarà la protagonista assoluta della diciassettesima edizione della Notte del Tarantarsia, il grande evento di world music che sabato 30 agosto trasformerà il centro storico della Contea in un palcoscenico a cielo aperto.

Un viaggio sonoro e visivo che intreccia tradizioni, ritmi e identità diverse, in un abbraccio corale che celebra la contaminazione culturale.

Senza confini

Il progetto, firmato dalla storica associazione culturale Musikart del presidente Katia Cannizzaro, porterà in scena un mosaico di suoni che attraversano epoche e latitudini.

La rassegna si inserisce nella rete delle grandi manifestazioni che, da anni, fanno di Tarsia un crocevia di artisti e viaggiatori, offrendo anche spazi di incontro e partecipazione grazie alla collaborazione con gli enti di promozione territoriale VisiTarsia, Riserve naturali della Regione Calabria di Lago di Tarsia e Foce del Crati, Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia, Associazione Culturale Campo Ferramonti Tarsia, Quelli del 3° Tempo, Le Voci del Crati, Le Vanesse dell’Ortica, il Comitato TaranTarsia, I ragazzi della Sangria e la Compagnia teatrale Luci nelle Grotte.

Tra pizzica e ska

Le sonorità ipnotiche dei Mascarimirì, pionieri della pizzica tradizionale contaminata con reggae, dub, elettronica e world music, incontreranno l’energia tribale di Moussa Africa Lab, in un dialogo ritmico che unisce tamburi ancestrali e melodie senza tempo.

La Ottopiù Street Band farà vibrare piazze e vicoli con un’esplosione di funk, sonorità balcaniche e orientali, mentre All’Uso Antico e Fantasie Popolari intrecceranno voci, danze e strumenti dell’ethno/folk.

Il cuore caraibico di Skapizza porterà reggae e ska in chiave mediterranea, e Il Tempio di Iside regalerà al pubblico l’incanto delle atmosfere orientali attraverso la danza e la musica.

Tradizione e radici

Il viaggio nella tradizione proseguirà con i giganti di Varapodio, figure imponenti che sfilano tra le strade in un rito popolare che affonda le radici nella memoria collettiva, con Giangurgolo, la maschera carnascialesca calabrese per eccellenza, pronto a strappare sorrisi e a raccontare l’anima ironica e vivace della regione.

Ad animare ulteriormente la serata, i danzatori di Radici in Movimento, che intrecceranno passi antichi e moderni in un flusso inarrestabile di energia.

La Notte del Tarantarsia XVII sarà un caleidoscopio di emozioni, dove la musica non conosce barriere e ogni suono diventa ponte tra culture, nel segno di una festa collettiva che, come ogni anno, lascerà il segno nel cuore di chi partecipa