Padre Fedele sotto processo per violenza su suora, “un complotto”
"Nella prossima conferenza stampa dirò chi ha ordito il complotto contro di me". E' lapidario, padre Fedele Bisceglia, l'ex frate francescano che e' sotto processo, con il suo segretario, per una serie di presunte violenze sessuali contro una suora siciliana. Oggi pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa a Cosenza, per "avvisare" la suora che se non si convince, prima della sentenza del processo, "a dire la verità, dirò io quello che e' accaduto. Ho scritto più di 110 lettere, anche al Cardinale Bagnasco. Non mi risponde nessuno. Sono sul lastrico da 5 anni e 5 mesi", ha detto l'ex frate, "abbandonato dai fratelli e dagli amici. Solo la gente comune mi da' da vivere, perché mi crede. Non entro nel merito delle questioni legali, quello lo fanno i miei avvocati. Io voglio solo invitare la suora a dire la verità. Lei lo sa che non e' successo nulla di tutto quello che ha dichiarato.La suora e' stata pilotata", ha aggiunto l'ex frate, "e io so da chi e perché. Chi, lo dirò prossimamente. E se mi accadrà qualcosa, sappiate che ho lasciato lettere ad amici e notai, in cui e' scritto chi saranno i mandanti.
Perché e' presto detto: io davo fastidio per la cura che mi prendevo dei bimbi Rom, che invece venivano affidati illegalmente; per la questione del Papa Giovanni XXIII, che poi e' finita come e' finita, e per l'Oasi Francescana, fatta da me senza l'aiuto di nessuno e che ha sempre fatto gola a molti". La vicenda dell'Istituto Papa Giovanni XXII di Serra d'Aiello, clinica socio-assistenziale, si sarebbe intrecciata con quella di Padre Fedele perché proprio lui aveva chiesto di dirigerlo. L'istituto fu poi chiuso perché al centro di uno scandalo: scomparvero decine di milioni di euro di finanziamenti, mentre gli assistiti venivano fatti vivere in condizioni di estrema precarietà. Inoltre i dipendenti non percepivano stipendio. La Guardia di Finanza, con un blitz, ne documentò la realtà e lo portò alla chiusura. Ci sono ancora procedimenti penali in corso contro i presunti responsabili dei fatti. L'Oasi Francescana e' invece una struttura assistenziale di Cosenza, che padre Fedele realizzò con le offerte della gente. Da quando il frate e' sotto giudizio, e' controllata direttamente dall'Ordine dei francescani, quello stesso ordine che, per colpa dei suoi vertici dell'epoca, sarebbe, secondo il frate, tra i responsabili delle sue sfortune. "Il Tribunale Ecclesiastico - ha concluso - mi ha espulso senza avermi mai sentito. Vivo senza domicilio, senza l'aiuto della Chiesa. Ma ho preparato più di 80 cartelle in cui racconto la verità su questa storia".