Pd Spezzano: nomina Caligiuri ad assessore provinciale di Cosenza ci sconcerta
“La nomina di Mario Caligiuri ad assessore della Giunta della Provincia di Cosenza ci sconcerta ed indigna, ed ancor più mortifica i 1872 elettori che hanno votato la lista di centrosinistra alle ultime elezioni comunali di Spezzano della Sila. - È quanto si legge in una nota del Circolo di Spezzano Sila e Camigliatello del Partito Democratico - Pur rispettando le prerogative del Presidente della Provincia, non possiamo tollerare che chi per quindici anni ha condotto una campagna di odio e di livore nei confronti dell’amministrazione comunale a guida Pd, e Ds prima, ora faccia parte di un così importante consesso politico.
Non solo, nelle ultime elezioni comunali il suddetto esponente di IDV ha stipulato un’alleanza organica col centrodestra spezzanese ed ha sostenuto il candidato Sindaco del PDL, andando a braccetto con gli esponenti della Giunta regionale accorsi a Spezzano a sostegno della loro lista. Ha gravemente avallato e condiviso, quindi, una chiara strategia della destra di sfondare nel capoluogo della rossa presila, per porre fine alla egemonia politico-culturale della sinistra in questa zona. Un alleanza ibrida ed improvvisata che è stata sonoramente bocciata dagli elettori.
Non abbiamo - si continua a leggere nella nota - l’arroganza di credere che il nostro paese sia al centro del mondo, tuttavia tale nomina ci appare del tutto inopportuna e sembra un premio per chi è stato duramente sconfitto dall’elettorato. Tutto ciò non fa che allontanare sempre più i cittadini dalla politica, rendendoli confusi e privi e punti di riferimento certi. C’è necessità che a tutti i livelli il PD metta al centro principi e valori che lo guidano nella sua azione politica, che guardi con occhio attento ai reali bisogni dei cittadini ed alle esigenze dei singoli territori.
Il nuovo centrosinistra non si costruisce nei palazzi del potere con incomprensibili alchimie politiciste, ma attraverso un reale rinnovamento di uomini e di metodi in sintonia con la base di militanti ed elettori. E’ quanto mai indispensabile in Calabria e in tutto il Mezzogiorno una nuova classe dirigente interessata alle sorti del partito più che alle proprie, coerente, e capace di elaborare un orizzonte di aspettativa a lungo termine che vale la pena di condividere e per il quale vale la pena impegnarsi”.
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