Confindustria Vibo Valentia: Macrì su mancata raccolta rifiuti
“E’ sotto gli occhi di tutti la spazzatura che trabocca dai cassonetti, mangiando e allargandosi giorno dopo giorno, come una macchia d’olio, sul suolo pubblico, causa la mancata raccolta. – lo afferma Giuseppe Macrì, presidente sezione turismo della Confindustria di Vibo Valentia -. Il problema – continua Macrì - sembra conseguente al mancato sversamento della stessa nella discarica di Pianopoli, stracolma, area destinata dal piano regionale a servire i comuni costieri Tropea e dintorni. La situazione porta alla mente le scene drammatiche della città di Napoli che per anni sono passati impietosi sotto i nostri occhi. Il tutto succede a stagione turistica avviata, sotto lo sguardo perplesso e schifato di miglia di turisti, soprattutto stranieri, certamente non abituati a vedere queste situazioni, che vengono in questo territorio con la consapevolezza di trascorre una vacanza tranquilla e si aspettano di trovare un ambiente caratterizzato da mare pulito ed un ambiente ospitale. Purtroppo ironicamente ci denigrano accusandoci per non avere capacità nella gestione dei servizi primari. Perché di questo si tratta: servizi primari di primario ordine. E la domanda che faccio a me stesso è; possibile che la classe dirigente e politica di questa regione non è riuscita a programmare lo smaltimento degli RSU, che badate bene non un problema o un esigenza dell’ultima ora o un qualcosa che inaspettatamente si è presentata e manifestata nella gestione di questo territorio. Se fossimo stati vittima di un evento imprevisto e catastrofico, che evito di nominare, - aggiunge il presidente - allora come conseguenza si sarebbe potuto giustificare un disservizio di tale natura. Ma nello specifico siamo nella più normale ordinarietà, niente di particolare è successo, niente di straordinario è successo, eppure ci ritroviamo con il fatto straordinario ed inaccettabile della mundizza in mezzo alle strade. E se a ciò andiamo ad aggiungere il cattivo funzionamento dei depuratori, se andiamo ad aggiungere che su 49 comuni che fanno parte della provincia di Vibo Valentia ben 24 scaricano le loro acque luride a cielo aperto lungo i versanti dei torrenti ritrovandoceli a mare alla prima pioggia, se andiamo ad aggiungere la messa in sicurezza dei corsi d’acqua che tanti danni hanno provocato durante l’inverno scorso, se andiamo ad aggiungere le mille quotidiane lamentele sui disservizi che giorno dopo giorno rileviamo, la domanda che in qualità di imprenditore turistico e presidente della Sezione turismo di Confindustria mi sento quotidianamente rivolgere dai miei colleghi e associati che operano in questo territorio ad alta vocazione turistica, considerato da tutti la punta di diamante del turismo calabrese, è questa: “possibile che la nostra classe politica e dirigente non riesce a programmare lo sviluppo ordinario di questo territorio, dotandolo dei servizi ordinari e delle ordinarie infrastrutture in maniera da garantire e soddisfare gli standard ordinari (e badate non eccezionali), che una area turistica deve avere per poter competere con i propri concorrenti”.Non chiediamo la straordinarietà; chiediamo il mare pulito e quindi depuratori efficienti e raccolta ordinaria dei rifiuti solidi urbani. La conseguenza di questi annosi problemi, che continuano ad esistere anzi peggiorano, è il fatto che questa area turistica si sta anno dopo anno dequalificando e sul mercato nazionale ed internazionale perde sempre di più competitività a vantaggio di altre aree che evidentemente riescono a piazzare sul mercato un offerta turistica più qualificata sotto il profilo della tutela ambientale e del funzionamento dei servizi primari necessari per assicurare uno svolgimento ordinario del vivere civile. Buona parte degli imprenditori, fino ad oggi malgrado tutti i problemi sono stati fiduciosi ed hanno continuato ad investire nel turismo. Oggi noto il crearsi di un atteggiamento di sfiducia che monta sempre di più da qualche anno a questa parte. Prima che sia troppo tardi, creiamo un reale progetto di sviluppo per questo territorio, noi siamo disponibili a fare la nostra parte”.