Le dichiarazioni di Camposano capogruppo Pdl al comune di Crotone
“La scelta di individuare nella persona del sottoscritto l’importante ruolo di capogruppo al Comune capoluogo in rappresentanza del più importante partito di centrodestra, il Popolo della libertà, è stata una scelta democratica e ampiamente condivisa all’interno della stessa compagine, presa di concerto con l’altro dei consiglieri eletti nella stessa lista, Antonio Fabio Trocino, e tutti gli organismi dirigenziali territoriali. La scelta di far convergere questo importante ruolo nella mia persona è stata dettata, innanzitutto, dal fatto che con le 273 preferenze accordatemi dall’elettorato il 15 e 16 maggio scorsi sono risultato il candidato maggiormente rappresentativo del Pdl al Comune capoluogo. Inoltre, sempre all’interno del partito, si è convenuto che andassero in qualche modo riconosciute la mia pluriennale esperienza all’interno del consiglio comunale, la mia pregressa esperienza come amministratore nel medesimo Ente, nonché gli sforzi elettorali compiuti a sostegno di questo nuovo soggetto politico sin dalle sue prime battute. Ecco, tutto questo, ha contribuito a determinare nella persona dell’avvocato Vincenzo Camposano il capogruppo del Pdl. Le elucubrazioni proferite nel primo consiglio comunale di questa nuova avventura amministrativa dal professor Pasquale Senatore, oltre a non prestare alcuna rispettosa osservanza per i titoli maturati dal sottoscritto in ambito politico e professionale, non hanno tenuto conto di un aspetto fondamentale sul piano strutturale della discussione: il partito. Esso non è un tram dal quale si sale e si scende a seconda delle proprie esigenze. Aderirvi è una scelta, partecipare alla sua vita attiva è una valutazione da cittadino, ma rispettarne le indicazioni e seguirne i suoi percorsi è un dovere per chi fa politica, soprattutto per chi opera all’interno delle istituzioni. Il professor Pasquale Senatore si è ricordato di voler aderire a questo soggetto politico, quando, alla vigilia delle scorse elezioni regionali, si è reso conto di non aver chance di essere rieletto a palazzo Campanella con la sua Destra. Successivamente, ha quindi deciso di dissociarsi dal partito alla vigilia delle recenti Amministrative perché non indicato come candidato a sindaco della coalizione, in quanto, precedenti accordi regionali, imponevano al centrodestra di far convergere tale candidatura sull’Udc. Ora che il dato elettorale è acquisito e che il contributo prestato dalle liste civiche del professor Pasquale Senatore si è rivelato un contributo assai misero per la coalizione al ballottaggio; Senatore ha intenzione di risalire sul “tram”. Prendiamo atto come gruppo del Pdl della volontà del professore Senatore di aderire alla nostra compagine all’interno dell’assise, in considerazione del suo bagaglio politico, culturale e amministrativo, ma gli rispondiamo, al contempo, di mettersi in fila all’entrata del “tram”. Certe scelte, certi programmi, certe linee d’azione si discutono nel partito d’appartenenza, non nello spazio di consesso civico trasformato nell’emiciclo di un circo Medrano”.