Libri: “La bicicletta di mio padre” presentato su Rai 1
La bicicletta di mio padre (Edito da Pellegrini, Cosenza). Un romanzo che ha viaggiato tra le sue presentazioni toccando luoghi e un pubblico abbastanza articolato: da Barcellona a Cosenza, da Roma a Taranto, da Tirana a Bari e in scenari significativi come i canali della Rai tra i quali una puntata dedicata da Gigi Marzullo nella sua trasmissione L’Appuntamento con critici letterari e docenti universitari in studio. La bicicletta di mio padre un raccontare tra le righe di un vero e proprio testamento spirituale e si lega chiaramente, e forse chiude anche una stagione nella scrittura di Pierfranco Bruni, ad altri suoi romanzi come Quando fioriscono i rovi del 2004 e Il mare e la conchiglia del 2007. Con l'interludio de Il perduro equilibrio che risale al 2008. Uno scrittore le cui emozioni graffiano e il tempo non è dilatabile perché i simboli vi campeggiano.
A parlarne su Rai Uno sono stati il critico letterario Arnaldo Colasanti, lo scrittore Gabriele La Porta, il Vice Direttore del TG UNO Gennaro Sangiuliano e il Direttore del Dipartimento Studi Europei della Sapienza Università di Roma Francesca Bernardini, con una lettura di Michela Miti. Uno dei temi centrali che è emerso dal confronto critico tra gli ospiti in studio è stato quello della memoria rapportato con le metafore costanti di un personaggio che racconta sulla griglia di un viaggio.
Non vado ai funerali annota lo scrittore calabrese- Mi capita a volte di telefonare a casa di quegli amici che sono andati via e lascio squillare il telefono, e poi riprovo. Loro ascoltano tutto. Per Bruni, Chi ci ha fregato in tutto questo intreccio convulso di passioni è stato Ulisse. Perché non si fermato con Nausicaa. Perché è voluto a tutti i costi ritornare nella sua Itaca e con la sua Penelope? Ci ha fregato. Ha travolto i destini.