Fortugno: legali condannati, nuovi scenari da verbale omesso
'C'è un' informativa della questura di Reggio Calabria, depositata il primo dicembre del 2005, omessa e non aggiunta al fascicolo processuale che apre nuovi scenari sull'omicidio Fortugno. Abbiamo evidenziato questa anomalia e adesso introdurremo questo documento nel giudizio di legittimità'. Lo hanno affermato, incontrando i giornalisti ad Ardore, gli avvocati Eugenio Minniti, difensore di Domenico Audino, e Rosario Scarfò legale di Salvatore Ritorto, ritenuto l'esecutore dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale delle Calabria Francesco Fortugno. Audino e Ritorto sono stati condannati all'ergastolo in appello insieme ad Alessandro e Giuseppe Marciano', ritenuti i mandanti dell'omicidio avvenuto il 16 ottobre del 2005. L'informativa in questione - e' stato spiegato dai legali - fa riferimento ai dialoghi intercettati la sera di giovedì 13 ottobre 2005 tra il boss Mico Libri e i suoi uomini in cui si fa il nome di Fortugno che verrà ucciso a Locri tre giorni dopo. Nell'informativa c'e' un'intercettazione in cui gli affiliati dicono al boss: 'se l'e' dimenticato, compare Fortugno'. Don Mico risponde: 'A lui ammazzano. Una sola cosa vi dico: dovete stare attenti che non succeda qualche cazzata, per il resto fate quel che volete'. 'Si tratta di un'informativa - hanno spiegato gli avvocati Minniti e Scarfò - inserita in un procedimento parallelo di cui noi sconoscevamo l'esistenza. Si e' ritenuto di non tenerne conto. Noi la introdurremo come documento nel giudizio di legittimità. Speriamo che la Cassazione ne tenga conto, qualora ciò non fosse attiveremo la richiesta per un processo di revisione'. I due legali hanno anche avanzato la richiesta di istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta 'che metta in luce - hanno sostenuto - eventuali anomalie'.