Clan Pesce condannato ad un maxi risarcimento da 70 milioni. La sentenza del Gup
Un ammontare di più di 80 anni di carcere per undici condannati e un assolto.
Il gup di Reggio Calabria, Roberto Carrelli Palombi, ha emesso la sentenza contro i presunti componenti del clan Pesce di Rosarno, coinvolti nell'inchiesta "All inside" che hanno scelto per essere giudicati il rito abbreviato.
Le pene più pesanti sono state inflitte a Francesco Pesce, 33 anni, e lo zio Vincenzo Pesce, 52, condannati a 20 anni di reclusione. Gli altri condannati sono Lucio Aliberti, 3 anni, Domenico Arena, 10, Lidia Arena, 2 anni pena sospesa; Eligio Auddino, 3 anni e quattro mesi; Rocco Carbone, 4, Salvatore Consiglio, 10 anni, Elvira Moubaraskia, 6; Giovanni Romeo, 3 anni, Francesca Zungri, 2 anni pena sospesa. Unico assolto, Claudio D'Agostino.
Sono stati confiscati l'As Rosarno Calcio, l’Interpiana di Cittanova che milita nel campionato di serie D, il supermercato A.E.G. e un'automobile. Il giudice ha inoltre deciso il risarcimento delle parti civili.
Un totale di 70 i milioni di euro che gli 11 esponenti del clan Pesce di Rosarno dovranno versare in solido alle parti civili, un risarcimento di 50 milioni di euro per il Comune di Rosarno, 10 per il ministero dell'Interno e altrettanti per la Regione Calabria