Tentata concussione e maltrattamenti, una condanna
E' stato condannato a due anni di reclusione per tentata concussione e maltrattamenti, mentre il tribunale collegiale ha ritenuto di non dovere procedere per l'accusa di tentata violenza sessuale. Protagonista della vicenda giudiziaria Pietro Catanzaro, nella sua qualita' di dirigente dell'Istituto comprensivo scolastico di Cropani all'epoca dei fatto. L'uomo era stato denunciato da un'insegnante che, secondo l'accusa, sarebbe stata vittima di tentati abusi. Oggi la sentenza di primo grado, con la quale i giudici (Battaglia, Pezzo e Mastroianni) hanno deciso la condanna a due anni, assorbendo di fatto i primi due capi di imputazione che riguardavano la tentata concussione e i maltrattamenti, mentre non ha proceduto per la tentata violenza sessuale per la tardivita' della querela. Il pubblico ministero Alberto Cianfarini aveva chiesto una condanna a tre anni, concedendo tutte le attenuanti del caso, mentre gli avvocati difensori Piero Funaro e Aldo Casalinuovo avevano chiesto l'assoluzione per il loro assistito, annunciando comunque la volonta' di ricorrere in appello appena saranno depositate le motivazioni della condanna, per le quali e' stato posto un termine di novanta giorni. Secondo le indagini, con la presunta vittima che si e' costituita parte civile ed e' rappresentata dall'avvocato Natalina Raffaelli, il dirigente scolastico avrebbe utilizzato il suo ruolo per ottenere favori sessuali dall'insegnante.