Morte neonato a Cosenza: la nota dell’azienda ospedaliera
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa diffusa dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza in merito alla morte di un neonato ieri, nell’ospedale bruzio:
“Alle 23,35 di ieri 3 luglio, è deceduto all’Ospedale Annunziata di Cosenza un bambino dopo circa 24 ore dalla nascita. La madre era stata ricoverata giorno 30 giugno u.s. con diagnosi di nullipara alla 40.6 settimana di gravidanza. Alla donna, costantemente monitorata, come da protocollo, alla 41^ settimana più un giorno, veniva praticata l’induzione farmacologica al travaglio di parto. Il battito fetale fino a quel momento si era mantenuto nei parametri. Alle 3,20 di ieri, verificando un tracciato cardiotocografico non più nella norma e la presenza di liquido tinto di meconio, alla rottura delle membrane, il medico di guardia poneva l’indicazione del taglio cesareo. Il bambino, alla nascita, presentava parametri vitali soddisfacenti, ( Indice di Agpar 7 al primo minuto e 8 al quinto, equilibrio acido/base del sangue funicolare nella norma) ma veniva ricoverato in Neonatologia con diagnosi di distress respiratorio per sindrome da aspirazione meconiale. Giunto in TIN, veniva subito intubato e aspirato dalle vie aeree e dalla trachea e venivano eseguiti, come da linee guida, i lavaggi bronchiali con soluzione fisiologica e surfactante per tre volte consecutive, con monitoraggio della frequenza cardiaca, saturazione di O2, controllo diuresi, P.A e Rx torace- L’ esame emogasanalitico mostrava acidosi metabolica,corretta con somministrazioni ripetute di bicarbonato. Veniva somministrato surfactante ed il piccolo veniva posto in ventilazione assistita. Alle 8 del mattino compariva un massivo sanguinamento dal tubo endotracheale come da emorragia polmonare e si procedeva all’infusione di sangue , ma dalle 10 del mattino la situazione peggiorava, la SO2 rimaneva bassissima, nonostante la ventilazione meccanica spinta e venivano eseguiti diversi esami. Le condizioni del piccolo si deterioravano, venivano tentati approcci ventilatori ulteriori ed eseguite manovre rianimatorie, purtroppo senza alcun risultato. Alle ore 23,35 avveniva il decesso.
Contestualmente all’assistenza clinica intensiva si mantenevano informati i genitori del piccolo, tramite la datrice di lavoro, per problemi linguistici, in almeno tre colloqui. : durante il ricovero in TIN, al momento della diagnosi della grave sindrome di aspirazione di meconio e,infine, al peggioramento ulteriore del quadro clinico con decesso. La Direzione ha subito avviato una indagine interna sul caso ed ha attivato la procedura di analisi con il sistema RCA. Alla famiglia, l’Azienda esprime le più sentite condoglianze.”