Provincia Cosenza presentato bilancio sociale 2010

Cosenza Attualità

La Provincia di Cosenza ha presentato stamane il Bilancio Sociale 2010, strumento di rendicontazione improntato sul principio di trasparenza che consente a cittadini e portatori di interesse di conoscere i risultati prodotti dalla Provincia e le risorse impiegate. Il documento, arricchito dal Preventivo Bilancio Ambientale 2011 e da quest’anno interamente consultabile sul portale istituzionale all’indirizzo http://www.provincia.cs.it/portale/bilanciosociale/, presentato per la quinta volta dal 2006, è stato redatto con la collaborazione di tutte le unità organizzative ed ha visto un gruppo di lavoro interno, coordinato dal dirigente del settore Bilancio e programmazione economica Antonio Molinari ed uno esterno, coordinato dal prof. Stefano Pozzoli. Momento di verifica di quanto definito nel programma di mandato, nella relazione previsionale e programmatica e nel piano esecutivo di gestione si tratta di uno strumento fondante per l’avvio del percorso di pianificazione e programmazione relativamente agli esercizi successivi, come spiegato dal dirigente Antonio Molinari, che ha parlato di approccio manageriale nella esposizione dei dati, fondamentale per analizzare l’efficacia istituzionale dell’organizzazione e dei processi decisionali.

Il Bilancio Sociale è diviso in quattro parti. La prima fornisce un profilo introduttivo dell’amministrazione provinciale; la seconda, strutturata in macro aree, si concentra sull’attività svolta dall’ente dando conto, in maniera chiara ed intellegibile, delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse; la terza parte illustra le principali aggregazioni delle voci patrimoniali ed economico-finanziarie e, fungendo da raccordo con il bilancio di previsione, è dedicata all’analisi dei dati riportati nel rendiconto della gestione, fornendone una lettura semplice e dinamica. La quarta parte è dedicata al Bilancio di Genere della Provincia. Illustra fra gli altri dati, una descrizione delle principali variabili che caratterizzano gli individui e le famiglie quali il genere, l’età, lo stato civile, la dimensione familiare e la condizione lavorativa, evidenzia la promozione delle pari opportunità nella provincia, il monitoraggio dei fenomeni e delle dinamiche legate al genere proprie del mondo professionale e del mercato del lavoro. Un lavoro, dunque, ulteriormente arricchito rispetto all’edizioni precedenti- secondo quanto messo in luce dall’assessore al Bilancio Antonio Graziano che ha moderato la presentazione-, l’ultima delle quali ha ottenuto il riconoscimento in qualità di finalista, unico per un ente del centro-sud, , nell’ambito dell’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione.

La presentazione del Bilancio Sociale è stata anche occasione per un importante ed attuale evento di approfondimento, molto partecipato, sul tema “Bilancio Sociale- Armonizzazione contabile e federalismo”. Nel suo corso, i qualificati contributi di Giancarlo Verde, Direttore Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno; Quirino Lorelli e Natale Longo, della sezione regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti; Stefano Pozzoli, dell’Università di Napoli Parthenope; Giorgio Sganga e Maurizio Napolitano, rispettivamente Segretario Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cosenza. Il convegno ha offerto oltre utili segnalazioni tecniche anche un interessante confronto sulle prospettive, non rosee, aperte dall’introduzione del federalismo fiscale che inciderà profondamente nel limitare la capacità di azione degli enti locali, stanti i pesanti tagli ai trasferimenti di risorse da parte del governo. Le conclusioni sono state del Presidente Mario Oliverio. “ E’ la quinta edizione di uno strumento che consente una lettura dettagliata delle azioni e dei risultati dell’Amministrazione nel quadro delle sue competenze, e che interagisce grazie alla rete ancor più con i cittadini. Ciò che afferma il documento, prioritariamente, è che siamo in presenza di un ente virtuoso, che ha rispettato sempre il Patto di Stabilità ed in via più generale, tutti i patti. Un ente sano, che ha privilegiato la scelta degli investimenti, impiegando per essi fondi propri per 320 milioni di euro” ha detto il Presidente Oliverio, proseguendo in seguito: “Si tratta di una virtuosità informata dal principio di responsabilità, una responsabilità che si fa carico delle questioni più generali del Paese ma che chiede attenzione e rispetto dei suoi organi di governo. La manovra assunta dal governo, della quale ancora non conosciamo nel dettaglio i contenuti, ripropone nuovi tagli ai bilanci delle Regioni, delle Province e dei Comuni che si aggiungeranno a quelli già operati con la manovra della scorsa estate, a seguito della quale la Provincia di Cosenza ha subito un taglio nel suo bilancio di più di 12 milioni di euro. La impostazione del governo che ripropone il criterio dei tagli lineari senza operare scelte di politica economica in direzione dello sviluppo e della crescita è sbagliata e sarà destinata ad aggravare le condizioni economiche e sociali del Paese ed in particolare delle regioni meridionali.”

“ Per questo- ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza- è necessario reagire affinché la necessaria opera di risanamento sia assunta attraverso misure socialmente eque che tengano conto delle aree di maggiore sofferenza sociale e di emarginazione territoriale. A pagare non possono essere le regioni deboli, i pensionati, i lavoratori dipendenti ed il sistema delle piccole e medie imprese. Vanno stanate le ricchezze e le aree di privilegio. Vanno tagliati gli sprechi; va fatta una incisiva opera di emersione dell’evasione fiscale. A ciò bisogna accompagnare misure di sostegno alle attività produttive ed al lavoro, in modo particolare nelle regioni meridionali dove i livelli di disoccupazione hanno superato il limite della tollerabilità. Gli enti locali non possono continuare ad essere tartassati da politiche vessatorie che in definitiva fanno pagare ai cittadini il costo della crisi e di scelte sbagliate. Per questo è necessario reagire attraverso una mobilitazione larga ed unitaria su un progetto capace di indicare un’alternativa per garantire il futuro, nel risanamento e nella crescita.”