Spartaco Pupo (Fli), su emergenza rifiuti a Rende
" È purtroppo fondato il rischio che dalle nostre parti possa esplodere, fra non molto, un’emergenza rifiuti simile a quella napoletana."- scrive Spartaco Pupo, capogruppo Fli di Rende - . " In fondo, i presupposti sociali, ambientali e politici non sono poi così distanti da quelli partenopei, sia per i vizi cronici nell’organizzazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e sia per le possibili ingerenze della criminalità organizzata. Sono pertanto meritorie le iniziative politiche finalizzate alla ricerca della soluzione del problema prima che esso si manifesti in tutto il suo squallore. Ma, per evitare il ripetersi di esperienze passate, occorre preliminarmente prendere consapevolezza del fatto che quello del Vallecrati è stato un fallimento politico prima ancora che gestionale, per responsabilità degli amministratori dei comuni più importanti del consorzio stesso, il cui cumulo di debiti nei confronti della società consortile ne ha decretato la morte". - Continua Pupo -.
"Quella del termovalorizzatore, che piaccia o no, è la soluzione più realistica e praticabile, anche perché sono sempre in piedi alcune disponibilità nell’offerta dei siti, come quella del Comune di San Lorenzo del Vallo. Serve però lavorare per creare le condizioni politiche e amministrative più idonee all’integrazione e alla collaborazione tra gli enti interessati. E in questo senso non esistono alternative all’Unione dei Comuni. Nessun singolo comune, neanche quello finanziariamente florido e bene organizzato, riuscirebbe oggi a garantire il servizio autonomamente. All’Unione dei Comuni competerebbero gli introiti derivanti dalle tariffe e dai contributi sui servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti".
La Regione non può limitarsi a finanziare la realizzazione del termovalorizzatore ma deve predisporre, in accordo con i comuni dell’Unione, un programma che individui gli ambiti della gestione associata sovracomunale del servizio, disciplinandone l’incentivazione con appositi fondi di bilancio. La Provincia di Cosenza, dal canto suo, non può starsene emarginata ma dovrà svolgere il ruolo non secondario di “regista” della costituzione dell’Unione dei Comuni per favorire lo sviluppo dei servizi associati, non solo dei rifiuti ma anche dei trasporti e della sicurezza, al fine anche di garantire un risparmio nella gestione degli stessi.