Fli Rossano sull’ immigrazione clandestina
“L’amministrazione comunale fa bene a garantire la sicurezza dei cittadini ma la semplice azione repressiva non soddisfa pienamente il bisogno di sicurezza e non è definizione esaustiva della legalità quale condizione di pieno rispetto delle regole, in contesto democratico, da parte di tutti. - è quanto si legge in una nota stampa inviata da Cesare Anselmi presidente Fli Rossano Circolo Bisanzio - Non si può far passare all’opinione pubblica il messaggio che la lotta alla contraffazione di oggetti non a norma, seppur giusta, sia una gloriosa impresa da propagandare in chiave allarmistica e autoreferenziale più utile a onorare operato e operatori che a descrivere una realtà oggettiva in nome della legalità nella sua accezione più ampia, semmai della sicurezza per l’incolumità e la salute dei cittadini. La legalità – continua il comunicato - , anche in funzione del contrasto all’immigrazione clandestina che purtroppo caratterizza il nostro territorio, è un concetto che dovrebbe connotarsi con aspetti non certo meno importanti della semplice contraffazione di oggetti. Attraverso la sensibilizzazione e l’attività rivolta a contrastare, ad esempio, lo sfruttamento illecito della manodopera straniera e non solo che, in nero e sottopagata, presta “regolarmente” servizio alle nostre economie locali e la quale manodopera a Rossano vive abitando, e non sempre occupando, appartamenti che hanno i loro proprietari che evidentemente li ospitano. Il rispetto della legalità include la tutela dei diritti e l’adempimento dei doveri oltre che il rispetto delle regole, ma da parte di tutti. Anche, ovviamente, di coloro che andrebbero accolti come stranieri regolari con adeguate politiche di integrazione, anch’esse previste dalla legge a garanzia e per la sicurezza di tutti i cittadini.” – conclude la nota -