San Marco Argentano: Pd, più chiarezza sul nostro Ospedale
“Più chiarezza sul nostro Ospedale! Questo in sintesi il messaggio che si leva dal partito democratico verso l'attuale giunta comunale capeggiata dal Sindaco Alberto Termine verso i responsabili regionali della sanità. - E' quanto si legge in una nota stampa del circolo del Pd di San Marco Argentano - Negli ultimi periodi il nosocomio locale è tornato di nuovo alla ribalta delle cronache locali in virtù dei primi provvedimenti esecutivi emessi in conseguenza delle scelte politiche adottate negli scorsi anni a livello regionale per la rilancio del settore sanità. A seguito proprio di questi ultimi provvedimenti può dirsi, purtroppo, definitivamente chiuso il nostro presidio ospedaliero che, al di là delle frasi di circostanza più volte ripetute dai vari responsabili dell'ASP cosentina circa la volontà di potenziare la struttura sanitaria, in realtà piano piano giorno dopo giorno si smantella di uomini, strumenti e funzioni sanitarie.
Al di là delle scelte politiche adottate nel corso degli anni - si continua a leggere nella nota - sulla quale ci sarebbe molto da discutere, al di là delle singole responsabilità politiche e amministrative per la triste e lenta morte del nostro ospedale, quello che oggi da ancora più fastidio è il sordo silenzio nel quale queste operazione vengano fatte giorno per giorno senza che la popolazione sia informata e senza che i referenti politici di turno esprimano qualsivoglia considerazione ed obiezione sulla faccenda. Negli scorsi mesi il Sindaco interpellato sulla questione ha più volte invitato alla calma ed alla fiducia bisbigliando che ci sarebbe in atto un opera volta al vero rilancio della nostra struttura sanitaria. Opera a quanto pare addirittura concordata direttamente con il Presidente Scopelliti. In realtà però ad oggi nessuna opera è stata realizzata né tantomeno è stato avviato alcun processo di rilancio della struttura. Anzi le ultime notizie parlano di un presidio ospedaliero sempre più desolatamente vuoto. Cosa ancora più sconcertante ed assurda è poi sapere che il tutto stia avvenendo a danno di una struttura sanitaria che – a dire del personale medico e amministrativo interpellato – presenterebbe ancora oggi notevoli possibilità di utilizzo in quanto dotata di infrastrutture tali da poter rendere ancora un servizio sanitario efficiente verso la popolazione.
Proprio in virtù di ciò il PD sammarchese - si legge ancora nel comunicato - chiede più chiarezza e più informazione al primo cittadino, all'assessore competente nonché ai responsabili amministrativi territoriali e regionali. Chiarezza su quello che è stato sinora, ma sopratutto chiarezza ed informazione su quello che è oggi e su quello che sarà domani. Già è tremendamente grave aver subito supinamente le irresponsabili ed illogiche scelte politiche-amministrative che hanno portato alla chiusura del nostro nosocomio - quasi come se i problemi della sanità cosentina dipendessero in gran parte dal nostro piccolo ospedale unico sino ad oggi a subire i segni delle scelte del progetto di riqualificazione sanitaria regionale. Ancora più grave è far sì che ciò avvenga a danno dei cittadini non solo senza lottare ma anche senza la doverosa completezza d informazioni necessaria affinché ognuno di noi possa al meglio gestire le proprie vicissitudini sanitarie.E da ultimo ciò che rende ulteriormente inaccettabile la situazione è l'assenza di qualsivoglia contrappeso all'illogica scelta di chiudere l'Ospedale. Nessuno sino ad oggi, infatti, si è preoccupato e si preoccupa di dire dove rivolgersi per curare la propria salute aumentando così di fatto i rischi per ogni cittadino del nostro territorio che spesso si trova a vivere giornate intere sballottato a destra a manca per ricevere doverose risposte mediche. Tutto questo è inaccettabile per questo si chiede chiarezza!
Non è tutto ! Infatti, oltre alla politica del dire, il PD - conclude il circolo - sollecita la politica del fare per cui si rende noto che è allo studio l'opportunità di promuovere un comitato civico che raccolga le firme per proporre una class-action dei cittadini della valle esaro-fullone contro la regione e le altre amministrazioni pubbliche coinvolte e responsabili per aver lasciato un territorio così vasto senza alcuna struttura sanitaria in grado di offrire servizi efficienti ed efficaci per la salute dei cittadini. Qualora gli studi in corso dovessero dare esito positivo ci auguriamo che primi firmatarii della proposta siano proprio i sindaci del territorio ed i medici di base in modo da rendere ancora più incisiva la lotta per la difesa della salute dei cittadin"i.
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