Atto intimidatorio al dirigente sindacale Ugl, la solidarietà della federazione

Calabria Cronaca

“La Segreteria Regionale dell'UGL Polizia Penitenziaria Calabria apprende con stupore e sbigottimento quanto riportato sulla stampa locale in data odierna con riferimento ad un vile atto intimidatorio di cui sarebbe stato vittima Carlo D'Angelo, Dirigente Sindacale di questa Federazione, al quale va espressa la solidarietà dell'UGL Polizia Penitenziaria tutta rinnovando, al tempo stesso, la stima e la vicinanza al dirigente minacciato. – si legge in un comunicato stampa -. “Tali fatti dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, che tali ignobili gesti, non solo non raggiungono l’effetto sperato, ma al contrario rafforzano la convinzione di intervento di un’organizzazione Sindacale di valore che, partendo dal Segretario Nazionale sino ai dirigenti sindacali territoriali, non si arresta davanti a sterili minacce, ma continua con più determinazione e slancio nella tutela di tutti i lavoratori. Resta il fatto che questo clima di odio e di assoluto non rispetto delle scelte altrui e' indegno di un paese civile e non giova a nessuno, tantomeno alle fasce piu' deboli che tentiamo di difendere quotidianamente con una visione assolutamente pragmatica, mirata al dialogo con tutti, altre sigle sindacati ed Autorità Dirigenti su tutti, equidistante dalla politica. Inutile dire che riponiamo fiducia nell'operato dell'Autorità Giudiziaria e delle Forze dell'Ordine affinché facciano luce su un episodio di una gravità inaudita che, ripetiamo, non sposterà di una virgola la linea sindacale intrapresa dalla Segreteria Regionale UGL Polizia Penitenziaria della Calabria anche se lascia alquanto basiti che D’Angelo abbia dovuto scoprire dai giornali di essere stato oggetto di minacce mediante l'invio di una missiva contenente due proiettili ed una frase intimidatoria. Corre l'obbligo chiarire, per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco di sorta, che ci rifiutiamo di credere che gli autori di tali nefandezze siano colleghi perché, se cosi' fosse, sarebbero persone indegne di far parte di un Corpo di Polizia sano, professionale e serio quale la Polizia Penitenziaria, che opera quotidianamente tra mille difficoltà,quali: carenza di organico, sovraffollamento delle patrie galere, mancanza di mezzi. Con la presente chiediamo, altresì, a tutte le sigle rappresentative del Corpo di prendere le distanze da tali individui, che oggi cercano di limitare l'azione dell'UGL, tentando di danneggiarne l'immagine per interessi non meglio comprensibili, perché domani anche queste sigle potrebbero essere vittime di analoghe situazioni incresciose. Di certo e' che la nostra azione a tutela del personale non fara' passi indietro, anzi, tali episodi rafforzano la nostra determinazione a tutela di chi non può accettare limitazioni alla propria libertà di scelta. L'UGL tutta e' pronta a rispondere con la solita concretezza e la consueta volontà di migliorare le condizioni di lavoro di tutto il personale, superando sacche di privilegio, mancato rispetto delle pari opportunità,accordi sindacali e abusi di potere che potrebbero essere tra i motivi di queste assurde intimidazioni”.