Crisi economica, De Nisi: il vibonese discriminato dalla Regione
«I cittadini vibonesi se ne erano già accorti da tempo, ma adesso c’è la conferma inconfutabile che le sorti di questo territorio non rientrano nell’agenda della Regione e del suo presidente Scopelliti». Il presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi stigmatizza duramente la mancata inclusione del Vibonese tra i territori a cui destinare interventi straordinari per contrastare la crisi industriale e occupazionale. «Mi riferisco - spiega De Nisi - alla richiesta di riconoscimento ufficiale di “aree di crisi”, in base a quanto disposto dalla legge 99/2009, avanzata dalla Regione al Ministero dello Sviluppo economico limitatamente a Gioia Tauro e Crotone, escludendo così implicitamente il territorio vibonese dai provvedimenti straordinari che potrebbero essere adottati in presenza di conclamate difficoltà economiche. Fermo restando che il semplice annuncio di Scopelliti di voler intercedere presso il Governo affinché venga riconosciuto ai territori in questione lo stato di crisi, non significa che questo verrà concesso e il tutto, purtroppo, potrebbe risolversi per Gioia e Crotone nell’ennesimo bluff mediatico, restano comunque in piedi le forti perplessità verso una politica regionale che usa due pesi e due misure, a seconda delle convenienze. Una sperequazione che risulta evidente dalla stesse parole del governatore, che alcuni giorni fa dichiarava ai giornali che “la crisi di Gioia Tauro e Crotone non può essere superata senza uno sforzo congiunto tra Governo e Regione ponendo in essere strumenti straordinari”. Ebbene, che Gioia e il suo porto debbano rappresentare una priorità nazionale è fuori dubbio - continua De Nisi -, ma che l’economia crotonese meriti maggiore attenzione di quella vibonese è un’interpretazione quantomeno singolare, che alimenta il sospetto che ci si voglia spendere soltanto a favore di territori considerati politicamente più affini. Anche in questa occasione, a sconcertare maggiormente è il silenzio tombale dei consiglieri regionali vibonesi e dei parlamentari di centrodestra, sempre pronti a inondare di puntute dichiarazioni i giornali locali, ma mai altrettanto solerti nel denunciare le ingiustizie che vengono perpetrate ai danni dei cittadini che li hanno eletti. In conclusione – spiega De Nisi - , una guerra tra poveri è l’ultima cosa che ci serve, ma non si può restare silenti dinnanzi all’indifferenza di questa Regione e di questi rappresentanti politici».