Coricer scrive una lettera al sindaco di Rossano
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Coricer al sindaco di Rossano
“Scriviamo a Lei sia nella Sua qualità di primo cittadino rossanese, sia per l’accortezza che ha avuto nell’affrontare e risolvere il problema occupazionale dei dieci vigilantes della Centrale ENEL e sia per la solidarietà che ha inteso esprimere all’onorevole Giovanni Dima dopo la nostra puntuale risposta a quanti pretendono di decidere senza aver prima toccato con mano i veri aspetti dei problemi. Forse le nostre parole sono state un tantino dure, ma l’onorevole Dima, a nostro parere, si è comportato allo stesso identico modo di come si sono comportati prima di lui il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio ed il Suo predecessore, sindaco di Rossano, Franco Filareto che, solo per presa di posizione politica e preconcetta si oppongono alla trasformazione, negando ogni confronto ed anche la possibilità di informarsi nel vedere in funzione altri impianti simili a quello progettato per Rossano. Ecco spiegato, quindi l’accostamento tra i tre, al di la dell’appartenenza politica sia pure così distante. Di fronte a tutto ciò, noi non ci stiamo. Se una negazione deve arrivare, che arrivi almeno dopo essersi resi conto di cosa significa la rinuncia ad un investimento che alleverebbe di molto la disoccupazione in questo territorio. Noi combattiamo contro chiunque ci vuole negare la possibilità di lavorare e quindi la dignità di uomini, a qualsiasi schieramento politico appartenga. Non vogliamo ricordarLe quanto sta avvenendo in Veneto per la trasformazione della Centrale di Porto Tolle, dove tutte le istituzioni si stanno battendo per non perdere l’investimento, ma riteniamo che ci sia bisogno di una corretta informazione scientifica, che dovrebbe essere affidata a organismi e soggetti che hanno la responsabilità istituzionale di farlo e non lasciata all’improvvisazione di persone inesperte o, peggio, di ricercatori del facile consenso da utilizzare per scopi personali o di partito.Veda Sindaco, nessuno di noi ha manie suicide o voglia di inquinare il mondo che lo circonda, che appartiene anche ai nostri figli. Se ci battiamo per la riconversione della Centrale, è perché abbiamo visto e ci siamo resi conto che, grazie alle moderne tecnologie, c’è la possibilità di produrre energia con il vecchio combustibile e provocare meno inquinamento anche rispetto ad una moderna centrale a gas o ad olio, senza considerare che la sperimentazione della cattura della CO2 in atto a Brindisi sarebbe di gran beneficio per tutto il pianeta. Non pretendiamo che Lei ci dia una mano senza prima essersi reso conto, magari di persona, come funzionano altri impianti simili in Italia o magari in Germania, in Francia o in Inghilterra dove, al fianco delle Centrali elettriche, si producono prodotti equivalenti al nostro marchio DOP, DOC o IGP. Siamo fiduciosi che il tavolo tecnico promosso dal governatore Scopelliti sul finire dello scorso anno possa chiarire questi importanti aspetti alle persone che non sono prevenute e che guardano al lavoro come aspetto fondamentale della crescita di un territorio. Siamo convinti che Lei non è prevenuto. Se ritiene, ci convochi pure per chiarire meglio gli aspetti della vicenda e ci tenga a Sua disposizione".
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