Pentone, 21 persone indagate per l’inchiesta sul Comune
Ventuno persone sono state rinviate a giudizio, oggi, a Catanzaro, a seguito di un'inchiesta relativa ad una presunta associazione per a delinquere finalizzata a commettere una lunga serie di casi di peculato, falso ed abuso d'ufficio, in modo da appropriarsi illecitamente, in maniera reiterata e costante nel tempo - o comunque dal 1999 al 2004 - delle risorse economiche del Comune di Pentone (Catanzaro), procedendo alla falsificazione della documentazione amministrativo-contabile per occultare le prove, avvantaggiando imprese amiche nell'affidamento di lavori ed appalti. E' questa l'accusa piu' grave ipotizzata nell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo, che all'inizio di aprile, al termine della lunga attivita' di indagine, ha emesso un avviso di conclusione delle indagini a carico di ventuno indagati, seguito da una richiesta di rinvio a giudizio accolta oggi dal giudice dell'udienza preliminare Emma Sonni. Il processo dibattimentale a carico degli imputati - pubblici amministratori ed imprenditori -, avra' inizio il 25 novembre davanti al tribunale collegiale di Catanzaro. L'ipotesi di associazione per delinquere e' contestata ad otto persone, ed in particolare, oltre a due amministratori per i quali la Procura non procede piu' in quanto deceduti, a carico di: Alfio Riccelli, già sindaco pro tempore del Comune di Pentone e responsabile del servizio finanziario dell'Ente, che secondo gli inquirenti avrebbe avuto "il compito di alterare la documentazione dell'Ente e impegnare illecitamente le somme destinate al finanziamento delle forniture e dei lavori appaltati alle imprese amiche"; Luigi Paonessa, in qualita' di responsabile dell'Area tecnica dello stesso Comune, che avrebbe "proceduto alla liquidazione di fatture presentate dalle imprese amiche per forniture e lavori mai eseguiti"; Michele Tarantino, quale responsabile del Settore tecnico manutentivo, gia' responsabile del Settore edilizia urbanistica e di altre aree tecniche del Comune di Pentone, che avrebbe avuto "il compito di impegnare le somme destinate alle imprese amiche, procedere alla liquidazione di fatture falsamente formate presentate da queste ultime, nonche' di provvedere alla materiale alterazione della documentazione dell'Ente per occultare le illecite appropriazioni di denaro pubblico"; ed inoltre agli imprenditori Luigi Critelli, Adriana Tarantino, Antonio Pullano, il primo amministratore e gli altri due titolari di ditte che avrebbero emesso e presentato al Comune di Pentone fatture false per forniture e lavori i realtà mai eseguiti.