Reggio: l’8 agosto si parlerà di crisi, lavoro e capitalismo
"Forse sembrerà anacronistico, vetero, parlare di conflitto capitale-lavoro nel 2011, rispolverando schemi ideologici che tanti preferirebbero vedere sepolti. . Comunica una nota stampa - Eppure per cercare di arginare l'odierna crisi economico-finanziaria che appare inarrestabile, le uniche soluzioni che vengono prospettate parlano di negazione dei diritti conquistati negli anni dai lavoratori, di individualizzazione estrema dei rapporti di lavoro, di decisioni da accettare supinamente per il "bene comune", di annullamento della dignità sul lavoro: il ricatto Marchionne purtroppo è stato solamente l'apripista per tanti diktat imposti in diverse realtà produttive e lavorative disseminate nella penisola, e il conflitto capitale-lavoro non solo rimane assolutamente attuale, ma è sempre più accentuato.
Due dei settori che risentono pesantemente della crisi più generale sono quelli della cantieristica navale e della portualità: dalla drammatica situazione di Fincantieri all'assoluta incertezza in cui versa quello che è stato per anni il primo porto del Mediterraneo, Gioia Tauro, il panorama nazionale offre una visione sconcertante.
Ed è da questi settori che parte una forte richiesta di confronto e discussione: promosso da due sigle del sindacalismo di base in prima fila in queste vertenze, l'OrSa e la FLMU-Cub, lunedì 8 agosto alle ore 19.00 si terrà un incontro presso il c.s.o.a. Angelina Cartella, cui parteciperanno Mariano Massaro (OrSA Messina), Enzo Bertuccelli (FLMU-Cub Messina), delegazioni di lavoratori dei Cantieri Navali Palumbo di Messina, del porto di Napoli e di quello di Gioia Tauro.
Introdurrà alla discussione il prof. Federico Martino, docente di Diritto all'Università di Messina e componente del Consiglio scientifico dell'Associazione politico-culturale Marx XXI, nata alla fine del 2009 con lo scopo di recuperare e contribuire a sviluppare gli strumenti di analisi critica del marxismo, al fine di elaborare un nuovo pensiero sulla comune condizione umana nel 21° secolo".