Mare sporco in Calabria: Gd, danno ambientale immenso per il Turismo

Catanzaro Politica
Stefano Ferraro

“Quello che stiamo leggendo in questi giorni su tutti i quotidiani calabresi riguardo allo stato di inquinamento del nostro mare, è tanto triste quanto dannoso per la nostra salute e per il futuro del nostro turismo. - È quanto si legge in una nota stampa di Stefano Ferraro, Responsabile Ambiente, infrastrutture e trasporti Giovani Democratici Calabria - Ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica, un'emergenza quotidiana che sta colpendo tutta la Regione Calabria e non un posto in particolare, perché quando ci si trova di fronte a temi che riguardano la salute dei cittadini e delle nostre bellezze naturali, ad andarci di mezzo sono tutti gli abitanti della Calabria, nessuno escluso. Non è possibile che nel 2011 ancora la nostra regione non riesca a far prevalere il senso di legalità rispetto all’abusivismo ormai sempre più diffuso; una miriade di scarichi abusivi, cattiva depurazione e cemento da spiaggia vanno a braccetto. Ma il vero scandalo, come già denunciato in precedenza da Lagambiente riguarda la depurazione. Solo il 37,4% dei cittadini è servito da un sistema di filtraggio adeguato, questo vuol dire che il mare calabrese viene continuamente violato ed avvelenato. Ad ogni estate si presentano i problemi legati al trattamento delle acque in quanto il sistema viene inoltrato al collasso. Questo è inammissibile per una Regione che potrebbe vivere di solo Turismo, puntando sulle sue bellezze naturali quale il mare e tutti i servizi ad esso connessi. La situazione ambientale calabrese è ormai sotto gli occhi di tutti, il rispetto per l’ambiente è quasi pari allo zero. Bisogna concentrarsi per far si che questo diventi educazione centrale per la vita amministrativa calabrese, le istituzioni dovrebbero giornalmente indignarsi per quanto succede alla nostra natura e correre ai ripari con misure drastiche e durevoli nel tempo. Misure che dovrebbero negli anni portare la nostra regione a livelli più ottimali. Mettere in efficienza il sistema della depurazione della Calabria è l’opera pubblica numero uno, la più importante, quella su cui si devono concentrare impegno, buona volontà, responsabilità e finanziamenti. Per far si che chi vede la Calabria come meta estiva per la bellezza del proprio mare, continui a preferirla rispetto ad altri posti d’Italia che se pur ricchi di servizi non hanno le nostre stesse bellezze naturali. Bellezze che spetta a noi calabresi saper mantenere tali”.

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