Febbre da Palio. A Laino cresce l’attesa per la XIV edizione
Politica e sport sono tra gli argomenti che più infiammano il popolo italico. Nel mese d’agosto, però, a Laino Borgo, piccolo centro dell’entroterra cosentino, basta nominare la parola ‘Paliu’ e l’effetto è pressoché identico, nel pubblico femminile come in quello maschile, tra gli undicenni piuttosto che gli ottantenni. Quale Palio? Ma quello con gli asini, il cosiddetto ‘Paliu cui Ciucci’, giunto ormai alla sua XIV edizione e divenuto, per gioco, l’evento più atteso dell’estate lainese. Sono 12 e 13 agosto, quest’anno, le date fatidiche dell’evento che, nella sua semplicità, riesce a tenere con il fiato sospeso le centinaia di visitatori che si spingono ogni anno fino al cuore del Parco Nazionale del Pollino, con l’intento di partecipare alla 2-giorni di Laino. Il programma, quest’anno a cura della neonata ‘Associazione Pro Laino’, oltre che patrocinato dal Comune cittadino e sponsorizzato da Enel, vede, in data 12 agosto, le ormai celebri tavolate serali che nulla hanno da invidiare alla lontana e più nota Siena (a cui il Paliu di Laino si ispira): si tratta di riti gastronomico-propriziatori a cui ogni singolo Rione dei 7 in gara si dedica completamente con l’intento di assicurarsi i favori della buona sorte. Le tavolate in questione, sfoggio della migliore tradizione eno-gastronomica calabrese, proseguono fino a notte fonda, ripopolando le strade solitamente deserte del borgo, e trasformandosi in un momento di incontro&scontro, proprio come nella migliore tradizione dei grandi Eventi familiari, di cui le tavolate hanno il genuino sapore. Propiziata la vittoria, a 24 ore dai succulenti banchetti, ci si prepara a disputare la gara (12 agosto), che nei suoi relativamente pochi minuti di svolgimento (ciuchi permettendo!), riesce letteralmente a catturare l’attenzione della nutrita folla. Gara che, come di consueto, viene fatta precedere dalle maestrìe aeree di Sbandieratori dei dintorni, oltre che dallo scenico corteo animato dai 7 Rioni in concorso, primo fra tutti ‘Cagghienti’, vincitore dell’edizione 2010. Coreografie, cori da stadio, costumi all’insegna dell’originalità più assoluta ed entusiasmo, tanto sano entusiasmo, a cui fa da impareggiabile cornice scenica la valle del Lao, nella quale Laino Borgo si trova. Chi si aggiudicherà il Palio 2011? Quanto ci vorrà perché i ciuchi si dispongano per la partenza? Quante ‘mosse’ false prima di disputare la gara? Come festeggeranno la vittoria coloro che strapperanno il Paliu ai predecessori? Questi e tanti altri quesiti aleggiano nella mente di tutti, nei minuti precedenti la gara. Una sola cosa è certa: c’è da divertirsi, tanto e nella maniera più salubre possibile, il chè è altresì facilitato dal contesto di impareggiabile natura (fatta eccezione per i danni causati da qualche incendio ad opera dei soliti, mi si passi l’espressione, ‘sfigati di turno’) che circonda il piccolo borgo lainese. (Sito web ufficiale www.paliucuiciucci.tk).