Catanzaro: Wanda Ferro REPLICA AD Azimut 360
Nel tentativo eroico di difendere l’operato di chi ha governato la città di Catanzaro negli ultimi cinque anni il Laboratorio Politico Azimut 360 con una nota elaborata chiaramente sotto il sole di agosto ingenera una certa confusione citando genericamente “la provincia catanzarese”. Tutti sanno che dietro la sigla Azimut 360 si nasconde l’enfant prodige della politica cittadina, sempre più “enfant” e sempre meno “prodige”, quel Salvatore Scalzo che ancora una volta dimostra di non essere in grado di leggere sondaggi e statistiche, e questo ci preoccupa considerato quanto l’Europa ha investito sulla sua formazione professionale in quel di Bruxelles. - È quanto si legge in una nota stampa del presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro - Già in campagna elettorale avevo invitato Scalzo tramite una televisione locale ad un dibattito per avere dei chiarimenti in merito alle accuse da lui rivolte alla provincia, ed in quella occasione si tirò indietro proponendo alla conduttrice di delegare al suo posto un esponente dell’esecutivo uscente. Sarà ovviamente compito del sindaco Traversa rispondere in merito ai dati del comune, ma il fatto che Scalzo & c. tirino in ballo la provincia ci lascia alquanto perplessi, perché dalle nostre informazioni lo studio IFEL si riferisce esclusivamente ai comuni della penisola.
Evidentemente Scalzo – continua a scrivere Wanda Ferro - ha in suo possesso dati che noi non conosciamo sul bilancio dell’ente di Palazzo di Vetro, quindi sarebbe il caso che li tirasse fuori con chiarezza e soprattutto mettendoci la faccia. Se poi vuole saperne di più potrà chiedere informazioni agli uffici finanziari dell’ente, trovando la conferma che gli unici problemi del bilancio provinciale sono quelli relativi ai debiti che la parte politica di Scalzo ha creato fino al 1995. Ancora una volta, se volesse apparire credibile, dovrebbe dimettersi dal Partito Democratico o quantomeno prendere le distanze: ma Bruto dice che Cesare era ambizioso ed ancora una volta Scalzo resterà nella sua comoda postazione di lancio. Cambiando argomento approfitto dell’occasione per ricordare a tutti che nonostante le catastrofiche previsioni di Scalzo, il calcio a Catanzaro sopravvive con l’ammissione alla seconda divisione dopo una lunga estate di ansie per i tifosi catanzaresi. Il ruolo della politica in questa vicenda, tacciata da Scalzo di strumentalizzare le vicende dello sport in città, ha segnato grande equilibrio e compostezza, senza proclami ma con una attenzione determinante per convincere un grande imprenditore calabrese come Giuseppe Cosentino a lanciare questa importante sfida, grazie anche al coinvolgimento delle forze imprenditoriali cittadine. Un brillante risultato ottenuto con l’impegno diretto del sindaco Traversa che ha smentito i grilli parlanti della politica cittadina che come Scalzo avevano alzato il tono delle polemiche nei momenti dell’incertezza per il futuro della società. Al presidente Cosentino, artefice di questo grande successo, ai tesserati del Catanzaro ed ai tifosi, un bentornato nel calcio che conta. In quanto a Scalzo & c. ogni giorno assistiamo ad una stonatura in assenza di sostanza e di idee che non siano enfasi propagandistiche: le danze della pioggia propiziatorie non sono servite a frenare la rinascita dello sport cittadino, così come le menzogne lanciate dietro sigle di laboratori politici trasformano evidente carenze in una triste inutilità!”.
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